21-05-25 Dal mondo
21 Maggio 2025 2025-05-21 8:1221-05-25 Dal mondo
Mar Rosso – Medio Oriente
—L’eredità di Francesco nei rapporti con il Medio Oriente e le sfide di Papa Leone XIV
—Musica e propaganda, l’Eurovision come vettore per la legittimità di Israele
–🇬🇧Yemen’s Houthis Announce ‘Maritime Blockade’ on Israel’s Haifa Port
Geopolitica
—Putin e Trump sventano l’escalation dei ‘volenterosi’
—Colloqui Russia-USA in Vaticano: ecco perché si tratta di un’opzione strategica
—La pace non conviene a Putin. Bozzo spiega la strategia russa
—Polonia, l’esercito nelle scuole per educare all’emergenza permanente
—Interferenze francesi in Romania, Simion chiede l’annullamento delle elezioni
—UE. Accordo post-Brexit con Londra, firmata intesa su difesa e sicurezza
—Libia, la destabilizzazione a Tripoli rischia di bloccare il petrolio
–🇬🇧For US in Georgia, political meddling is a hard habit to break
–🇬🇧Progressive orgs: diplomacy key to ending bloodshed in Ukraine
Geoeconomia
—Dominio subacqueo tra industria e difesa. Fincantieri verso il primato sull’underwater
—UE vuole “distruggere” i gasdotti Nord Stream
–🇬🇧Assessing Indonesia’s Strategic Value for U.S. Battery Ambitions
–🇬🇧Organized crime groups increasingly embedded in gold supply chain
Difesa
—L’espansione marittima cinese e la sfida all’egemonia USA
—La Russia dice addio al porto di Tartus ma rilancia in Libia con l’Africa Corps
–🇬🇧Don’t Sweep Minesweepers Under the Rug: America’s Critical Naval Vulnerability
–🇬🇧Second Italian LSS Successfully Concludes a Series of Trials
–🇬🇧Can Unmanned MUSVs and NOMARS Replace the Troubled FFFG-62 Frigate Program?
–🇬🇧How Did a Mexican Navy Ship Hit the Brooklyn Bridge?
–🇬🇧4-star Admiral gets whacked by the revolving door
Sintesi Geopolitica e Geoeconomica di quanto accaduto il 20 maggio
Il 20 maggio 2025 si è configurato come una giornata di fortissime tensioni e potenziali svolte diplomatiche, con il dramma di Gaza a catalizzare l’attenzione globale e le mosse dell’amministrazione Trump a ridefinire equilibri consolidati.
Evento Clou della Giornata. Assalto Totale a Gaza
L’evento dominante è stata la brutale escalation israeliana nella Striscia di Gaza. Il Primo Ministro Netanyahu ha annunciato l’obiettivo del “controllo totale” sull’enclave, intensificando i bombardamenti e ordinando nuove evacuazioni massive, in particolare da Khan Younis, definita “pericolosa zona di combattimento”. Nonostante la ripresa “minima” degli aiuti (9 camion, seguiti dalla promessa di altri 100), definiti “una goccia nell’oceano” dall’ONU, la crisi umanitaria si aggrava, con oltre 53.000 vittime palestinesi. La reazione internazionale è stata dura: il Regno Unito ha convocato l’ambasciatore israeliano e sospeso i negoziati per un accordo commerciale. Insieme a Francia e Canada, Londra ha minacciato “misure concrete”, incluse sanzioni, se Israele non cesserà l’offensiva e le restrizioni agli aiuti, condannando anche l’espansione degli insediamenti. La Spagna ha annunciato di voler interpellare la Corte Internazionale di Giustizia. Critiche sono emerse anche dall’interno di Israele, con l’opposizione che paventa uno status da “stato paria”.
Geo-strategia e Guerre
La strategia israeliana a Gaza è sotto il microscopio, con l’amministrazione Trump che, pur avendo concesso iniziale carta bianca, ora mostra crescente insofferenza. Il tour di Trump nel Golfo (saltando Israele), i colloqui con l’Iran, la fine dei bombardamenti anti-Houthi e la rimozione delle sanzioni alla Siria hanno colto di sorpresa Netanyahu. Fonti USA indicano chiare minacce di “abbandonare” Israele se la guerra non si concluderà rapidamente, spingendo per un accordo ostaggi-pace. Parallelamente, una significativa novità emerge dal fronte russo-ucraino: dopo una telefonata con Putin, Trump ha annunciato l’avvio “immediato” di negoziati per un cessate il fuoco, sebbene Mosca si mostri più cauta parlando di un “possibile” accordo.
Geo-economia, Industria e Mercati.
Sul fronte geoeconomico, la Cina ha tagliato i tassi di interesse per la prima volta da ottobre e le banche statali hanno ridotto i tassi sui depositi, nel tentativo di sostenere l’economia fiaccata dalla guerra commerciale con gli USA. I mercati globali hanno mostrato una timida ripresa. Il Regno Unito e l’UE hanno siglato un accordo per ridurre la burocrazia doganale post-Brexit. Nel settore industriale, Honda ha annunciato una riduzione degli investimenti negli EV a favore degli ibridi, mentre Apple vive tensioni nel suo rapporto con la Cina. Negli USA, l’amministrazione Trump è sotto i riflettori per le multe milionarie a migranti a basso reddito e per i tagli ai programmi sociali come Head Start, mentre il Presidente sudafricano Ramaphosa è a Washington per cruciali negoziati commerciali (AGOA).
Geopolitica nei Teatri Operativi
• Mediterraneo Allargato. Epicentro della crisi con Gaza. Le mosse di Trump (Iran, Siria, Houthi) stanno ridisegnando l’influenza USA e le dinamiche regionali, mettendo sotto pressione Israele. L’Iran, tramite Khamenei, respinge le richieste USA sul nucleare.
• Heartland Euro-asiatico. L’annuncio di Trump sui negoziati Russia-Ucraina potrebbe segnare una svolta. Le tensioni tra USA e Iran persistono. In Romania, il pro-europeista Dan ha vinto le presidenziali, ma il leader nazionalista Simion contesta il risultato denunciando ingerenze francesi.
• Teatro Operativo Boreale-Artico. Non sono emerse notizie di rilievo diretto per quest’area.
• Teatro Operativo Australe-Antartico. Nessuna notizia specifica di rilievo per la giornata.
• Indopacifico. Taiwan ribadisce la volontà di dialogo con la Cina, ma anche la necessità di rafforzare le difese. Honda (Giappone) rivede le strategie EV. Le relazioni Apple-Cina riflettono le tensioni geopolitiche.
Conclusioni e Possibili Sviluppi
La giornata del 20 maggio 2025 è stata dominata dalla crisi di Gaza e dalle sue immediate ripercussioni diplomatiche ed economiche. La pressione internazionale su Israele, specialmente da parte degli alleati storici e ora anche dell’amministrazione Trump, è il fattore chiave da monitorare: la minaccia di “abbandono” da parte USA potrebbe essere decisiva per un cambio di rotta israeliano. I prossimi giorni saranno cruciali per capire se Netanyahu cederà o se si andrà verso un isolamento crescente.
Altro fronte caldo è quello russo-ucraino: l’iniziativa di Trump apre uno scenario nuovo, ma la sua reale concretizzazione dipenderà dalla volontà di Mosca e Kiev e dalla capacità di Washington di mediare efficacemente.
Le dinamiche economiche globali restano influenzate dalla competizione USA-Cina, con Pechino che adotta misure di stimolo.
Infine, l’approccio “business first” di Trump in Medio Oriente, seppur volto a una stabilità basata sulla prosperità, si scontra con realtà conflittuali complesse che richiederanno più che semplici accordi commerciali.
Nei prossimi giorni, l’evoluzione della situazione a Gaza, gli sviluppi dei negoziati russo-ucraini e le risposte delle potenze alle manovre di Trump saranno gli elementi più suscettibili di ulteriori, rapide novità.