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20-09-25 Dal mondo

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20-09-25 Dal mondo

Schiaffi all’Europa: tre Mig russi nei cieli dell’Estonia e poi ancora jet sul Mar Baltico

Le truppe russe stringono la morsa intorno alle roccaforti ucraine

Ossezia del Nord e Inguscezia: il conflitto irrisolto che torna a minacciare il Caucaso russo

Francia: è il turno di Lecornu

Sicurezza, energia, cultura. Med-Or analizza gli equilibri del Mediterraneo

Tensione nel Mar dei Caraibi: così il narcotraffico cambia rotta per aggirare il blocco USA

–🇬🇧NATO Planes Scrambled After Russian Fighter Jets Violated Estonian Airspace

–🇬🇧How the UN Charter Can Help Guide a Polarized World

–🇬🇧Saudi-Pakistan Mutual Defence Pact: Implications for India, IMEC, and US Influence in the Gulf

–🇬🇧US military strike near Venezuela disrupts life in fishing communities

Moneta e finanza nella confusione geopolitica

NATO al 2%: stratagemmi contabili per Trump​

La tedesca Rheinmetall rileva la Naval Vessels Lurssen

Sinistri P&I ai massimi da dieci anni: incendi, veicoli elettrici e crisi geopolitiche sotto accusa

–🇬🇧Divided Fed Reaches Consensus on Risk Management Cut

–🇬🇧Russia’s Venerable “Admiral Nakhimov” Battlecruiser Just Completed Sea Trials

–🇬🇧The Army, Navy, and Marine Corps Are Preparing for Joint Indo-Pacific Operations

–🇬🇧From Drones to Data: Private Contractors and Cyber Mercenaries

–🇬🇧An Italian Racecar Driver Just Set a World Speed Record—on an Aircraft Carrier

–🇬🇧Report to Congress on the DDG(X) Program

–🇬🇧France Is Making Its Next-Generation Frigate Dreams Come True

–🇬🇧4,000 Sorties in 72 Days: The USS Carl Vinson in Operation Enduring Freedom

–🇬🇧Trilateral Freedom Edge Exercise Wraps Off South Korea

–🇬🇧HMAS Brisbane calls at Yokosuka to receive maintenance by Japan for the first time

Le dinamiche di potere tra grandi attori statali, le tensioni regionali e le sfide tecnologiche emergenti hanno continuato a plasmare un mondo sempre più interconnesso e, al contempo, polarizzato. Analizzare questi sviluppi è fondamentale per comprendere le traiettorie future della sicurezza e della stabilità internazionale.

Evento clou della giornata
L’evento di maggiore risonanza è stata la violazione dello spazio aereo estone da parte di tre jet da combattimento russi MiG-31, intercettati dagli aerei NATO, inclusi F-35 italiani, e svedesi e finlandesi. Questo incidente, avvenuto sopra il Golfo di Finlandia e durato circa 12 minuti, ha innescato una pronta reazione diplomatica da parte dell’Estonia, che ha richiesto consultazioni al Consiglio Nord Atlantico. Tale episodio evidenzia una crescente escalation delle tensioni nei cieli europei e il persistente rischio di incidenti militari, richiamando l’attenzione sulla fragilità degli equilibri regionali in un contesto di rinnovata assertività russa.

Sintesi dei fatti avvenuti il 19 settembre

  • Mediterraneo Allargato. In Libia, nonostante l’accordo di sicurezza mediato dalla Turchia tra il Governo di Unità Nazionale e l’Apparato di Dissuasione (Rada) a Tripoli, la tensione resta alta, con il rischio di una nuova escalation a causa delle divisioni interne e della persistenza di altre milizie. Med-Or, un osservatorio regionale, evidenzia come sicurezza, energia e cultura siano fattori cruciali interconnessi in quest’area di flussi energetici e rotte marittime strategiche. La crisi a Gaza continua a evidenziare i limiti dell’azione internazionale, con l’ONU che lancia un appello urgente per la pace. L’UE, in una mossa significativa, ha sospeso temporaneamente l’accordo bilaterale con Israele in risposta alle operazioni militari nella Striscia e alle preoccupazioni per i diritti umani. La crisi, definita da alcuni come genocidio e banalità del male, sta rafforzando il nazionalismo in Iran, paese che si è scontrato con Israele. L’Iran è anche al centro del dibattito sul possibile collasso della Repubblica Islamica, con scenari che contemplano instabilità regionale e l’applicazione dello “snapback” delle sanzioni nucleari. Il Marocco, con l’inaugurazione di nuovi progetti nel porto di Casablanca, mira a rafforzare il suo ruolo di hub commerciale, mentre il patto di mutua difesa tra Arabia Saudita e Pakistan (già discusso ieri) sta ridefinendo gli equilibri di sicurezza nel Golfo, con implicazioni per l’India e gli USA, e paragonato all’Articolo 5 della NATO. Nel Caucaso, il conflitto irrisolto tra Ossezia del Nord e Inguscezia continua a minacciare la stabilità regionale.
  • Heartland Euro-Asiatico. Nell’Heartland Euro-Asiatico, la Russia continua a proiettare la propria potenza militare, con la nave da battaglia “Ammiraglio Nakhimov” che ha completato le prove in mare, simboleggiando il rilancio della Marina russa. Le truppe russe stringono la morsa sulle roccaforti ucraine nel Donbass, mantenendo alta la pressione sugli avversari. La questione del cessate il fuoco in Ucraina rimane complessa, con difficoltà nel raggiungere un accordo duraturo. La competizione globale sull’armamento ipersonico vede Russia e Cina in vantaggio sugli Stati Uniti. Sul fronte cinese, l’articolo “Cosa la Cina non vuole sulla scena internazionale” evidenzia le sue “linee rosse” in politica estera, come il contenimento statunitense e l’indipendenza di Taiwan. Il ritorno di Jack Ma nel settore dell’IA cinese sottolinea l’ambizione di Pechino di dominare questa tecnologia chiave. Nonostante i segnali di dialogo, i limiti strutturali frenano un vero riavvicinamento tra India e Cina. In Afghanistan, Trump ha espresso l’intenzione di riprendere il controllo della base aerea di Bagram, strategicamente cruciale, ma le autorità afghane si oppongono fermamente. L’Azerbaigian, nel frattempo, ha innovato l’uso dei droni con tecnologie turche e cinesi, influenzando gli equilibri nel Caucaso.
  • Teatro operativo Boreale-Artico. Le tensioni nel Teatro Boreale-Artico sono palpabili. La violazione dello spazio aereo estone da parte di jet russi, già menzionata, è un chiaro esempio di questa escalation. La NATO, con il progetto AUWB-MN guidato dalla svedese Saab, mira a migliorare l’interoperabilità nel dominio sottomarino, un’area di crescente importanza strategica. Il dibattito sui finanziamenti per le capacità militari europee e gli “stratagemmi contabili” per raggiungere il 2% del PIL alla difesa, soprattutto in relazione alle richieste di Trump, evidenziano le sfide interne all’Alleanza. La Francia sta investendo nello sviluppo di fregate di nuova generazione, rafforzando la sua autonomia strategica. Il caso di un “Red State” (stati contrari alla politica centrale) negli USA che dissente dalle politiche energetiche federali riflette le complessità interne legate alla transizione energetica, mentre la Federal Reserve ha raggiunto un consenso sul taglio dei rischi finanziari in un contesto di incertezza economica globale.
  • Teatro operativo Australe-Antartico. Nel Teatro Australe-Antartico, l’America Latina è influenzata da eventi come il raid militare statunitense nell’area caraibica a nord del Venezuela, che ha avuto un impatto sulle comunità di pescatori locali e ha generato tensioni sociali. Il narcotraffico nel Mar dei Caraibi sta cambiando rotta per eludere il blocco USA, creando nuove sfide alla sicurezza regionale. Il Guatemala denuncia incursioni del Belize sull’isola contesa di Sarstoun Arevalo, mantenendo alta la tensione diplomatica. In Africa meridionale, la Repubblica Democratica del Congo è ancora afflitta da conflitti nelle miniere, con violenze e sfruttamento che avvengono sotto una limitata attenzione internazionale. L’Australia, con la fregata HMAS Brisbane che ha ricevuto manutenzione in Giappone, dimostra come sia in atto una sempre più forte cooperazione militare nell’Indo-Pacifico.
  • Indopacifico. L’esercitazione trilaterale “Freedom Edge 25” tra Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud, conclusasi al largo dell’isola di Jeju, ha rafforzato l’interoperabilità all’interno delle marine dei tre stati per contrastare le minacce nucleari e missilistiche della Corea del Nord, suscitando la dura reazione di Pyongyang. La manutenzione della nave australiana HMAS Brisbane in Giappone evidenzia la crescente cooperazione militare bilaterale. Gli Stati Uniti, con l’Esercito, la Marina e i Marine Corps, stanno intensificando la preparazione per operazioni congiunte multidominio nell’Indo-Pacifico per affrontare le sfide crescenti alla Cina. Il programma DDG(X) della Marina USA per i cacciatorpediniere di nuova generazione è una risposta all’evoluzione delle minacce aeree e missilistiche e al bisogno di mantenere una forza navale moderna. La Cina, come menzionato, è vista come una potenza che mira a consolidare la sua influenza globale evitando isolamento e contenimento. Il Vietnam sta emergendo come attore strategico rilevante, bilanciando le pressioni cinesi e rafforzando le relazioni con potenze come gli Stati Uniti. Le tensioni tra USA e Cina sul caso TikTok riflettono la competizione strategica tecnologica e la centralità dei dati.

Conseguenze geopolitiche
L’incidente aereo nel Baltico e le esercitazioni congiunte nell’Indopacifico evidenziano una corsa agli armamenti e una militarizzazione crescente in punti nevralgici. Il patto di difesa tra Arabia Saudita e Pakistan altera gli equilibri nel Medio Oriente e nell’Asia meridionale, creando nuove alleanze e sfidando l’influenza di attori consolidati.
La sospensione dell’accordo UE-Israele e le discussioni sul possibile collasso dell’Iran mostrano come le crisi regionali abbiano un impatto diretto sulle relazioni internazionali e sulle dinamiche di potere globali.
L’emergere di nuovi attori strategici come il Vietnam e l’uso innovativo di droni da parte dell’Azerbaigian testimoniano una decentralizzazione del potere militare e un cambio nelle tattiche belliche.
La persistenza di conflitti irrisolti, come in Libia e nel Caucaso, contribuisce a un quadro di instabilità cronica, richiedendo un approccio multilaterale più incisivo e coordinato da parte della comunità internazionale.

Conseguenze strategiche
Le esercitazioni “Freedom Edge 25” e i programmi di sviluppo navale come il DDG(X) americano e le fregate di nuova generazione francesi mostrano un impegno verso la modernizzazione delle flotte e la proiezione di potenza.
L’aumento degli incidenti marittimi e la crescente complessità della gestione degli incendi a bordo delle navi, anche a causa dei veicoli elettrici, impongono nuove sfide alla sicurezza navale e alla logistica militare.
Il progetto NATO per l’interoperabilità nel dominio sottomarino, guidato da Saab, riflette l’importanza strategica dei fondali marini. La corsa agli armamenti ipersonici tra Russia, Cina e Stati Uniti rappresenta una rivoluzione tecnologica che modifica gli equilibri di deterrenza e aumenta il rischio di escalation.
L’integrazione tra esercito, marina e marine statunitensi nell’Indo-Pacifico è una risposta alla necessità di capacità multidominio per affrontare minacce ibride, inclusi attacchi informatici e guerra elettronica. La riflessione sui rischi dell’IA per l’US Air Force evidenzia la necessità di bilanciare innovazione tecnologica e controllo dei rischi per evitare errori critici in scenari complessi.

Conseguenze economiche, tecnologiche, finanziarie ed energetiche
L’instabilità geopolitica genera volatilità sui mercati e tensioni valutarie, come analizzato dall’ISPI riguardo alla “confusione geopolitica globale” e l’instabilità sistemica della moneta. Le sanzioni contro l’Iran e il meccanismo di “snapback” hanno un impatto diretto sull’economia iraniana e sulla stabilità energetica globale.
Il progetto del Canale di Panama per un gasdotto alternativo alla via d’acqua colpita dalla siccità è una risposta innovativa ai cambiamenti climatici e ai rischi sulle catene di approvvigionamento globali, con implicazioni per il commercio internazionale.
La crescente dipendenza dalle tecnologie avanzate, come l’IA e i droni, apre nuove opportunità ma anche nuove vulnerabilità, come evidenziato dal rapporto sui “mercenari cibernetici” e i potenziali rischi dell’IA per l’US Air Force. La competizione tecnologica tra USA e Cina, simbolizzata dalla disputa su TikTok e dal ritorno di Jack Ma nel settore dell’IA cinese, modella il futuro dell’economia digitale e della sicurezza nazionale.
Le sfide energetiche in Ucraina e il dibattito sulle politiche energetiche federali negli USA (il “Red State” che dissente) sottolineano la complessità della transizione verso le energie rinnovabili e la sicurezza degli approvvigionamenti.
L’acquisizione della Naval Vessels Lürssen da parte di Rheinmetall mostra un consolidamento nel settore della difesa e investimenti significativi nell’industria bellica.

Conseguenze marittime
L’aumento record degli incidenti marittimi nel 2025, inclusi incendi su navi cargo che trasportano veicoli elettrici, solleva preoccupazioni sulla sicurezza e richiede protocolli specifici per la gestione di questi rischi. La sospensione da parte di Matson del trasporto di auto elettriche via mare è un segnale di questa problematica.
L’esercitazione trilaterale “Freedom Edge 25” e la manutenzione dell’HMAS Brisbane in Giappone rafforzano la cooperazione e l’interoperabilità navale nell’Indopacifico, cruciale per mantenere stabilità in una regione di tensioni crescenti.
Il programma DDG(X) della US Navy per i cacciatorpediniere di nuova generazione e lo sviluppo di fregate francesi avanzate indicano un investimento significativo nella modernizzazione delle flotte da guerra per affrontare minacce aeree e missilistiche.
L’incrociatore russo Ammiraglio Nakhimov che completa le prove in mare evidenzia le ambizioni navali della Russia, mentre il progetto NATO sull’interoperabilità sottomarina riconosce la crescente importanza strategica del dominio subacqueo.
L’intervento militare USA vicino al Venezuela ha limitato la navigazione e la pesca, sottolineando l’impatto delle operazioni militari sulle attività marittime civili.

Conseguenze per l’Italia
La partecipazione di F-35 italiani all’intercettazione dei jet russi nello spazio aereo estone sottolinea l’impegno dell’Italia all’interno della NATO e il suo ruolo attivo nella sicurezza europea.
La vendita del sistema di difesa aerea SAMP/T italo-francese alla Danimarca è un successo per l’industria della difesa italiana e un segnale di rafforzamento della cooperazione europea nel settore, inviando un messaggio a Germania e USA riguardo all’autonomia strategica.
L’Italia, in quanto parte dell’UE, è direttamente coinvolta nella sospensione dell’accordo bilaterale con Israele, una decisione che riflette una posizione politica significativa sulla crisi di Gaza e i diritti umani. La sua posizione nel Mediterraneo la rende particolarmente sensibile alle tensioni in Libia e alla gestione dei flussi migratori.
L’attenzione ai rischi marittimi e alla sicurezza navale è cruciale per un paese con estese coste e importanti interessi commerciali marittimi. Le sfide economiche e finanziarie globali, insieme alle tensioni geopolitiche, influenzano direttamente l’economia italiana e le politiche monetarie europee, richiedendo un coordinamento costante con gli altri membri dell’UE.

Conclusioni
Il 19 settembre 2025 ha cristallizzato un panorama geopolitico di profonda complessità e incertezza. Dalle crescenti tensioni militari nel Mar Baltico e nell’Indo-Pacifico, alla fragilità degli accordi di sicurezza in Libia e alla persistente crisi umanitaria a Gaza, il mondo si trova a navigare tra rivalità di potenza, innovazioni tecnologiche e sfide ambientali. La militarizzazione degli spazi strategici, l’aumento delle operazioni ibride e la corsa agli armamenti avanzati, come quelli ipersonici, richiedono un’attenzione costante e un ripensamento delle strategie di sicurezza globale. La cooperazione multilaterale, sebbene messa a dura prova dalla polarizzazione, resta l’unico strumento efficace per affrontare problemi transnazionali come il narcotraffico, le crisi migratorie e la sicurezza informatica.
In questo contesto, è fondamentale che i decisori politici adottino un approccio proattivo. La modernizzazione delle capacità di difesa deve andare di pari passo con lo sviluppo di protocolli per la gestione dei rischi tecnologici, come quelli legati all’intelligenza artificiale e ai veicoli elettrici nel trasporto marittimo. L’Italia, in particolare, dovrebbe continuare a rafforzare il suo ruolo nella NATO e nell’UE, promuovendo soluzioni diplomatiche e cooperazione industriale per garantire la propria sicurezza e contribuire alla stabilità regionale.
I temi che avranno ulteriori sviluppi e novità nei giorni successivi sono senza dubbio la situazione in Libia, dove la fragilità dell’accordo di sicurezza a Tripoli suggerisce il rischio di nuove frizioni. La crisi a Gaza e le sue ripercussioni diplomatiche, inclusa la posizione dell’UE, rimarranno sotto i riflettori, così come le dinamiche interne all’Iran e le discussioni sul suo programma nucleare. Le tensioni nel Mar Baltico, illustrate dall’incidente aereo, richiederanno un monitoraggio costante, mentre la competizione tecnologica sull’IA tra USA e Cina continuerà a evolversi rapidamente. Infine, l’adattamento delle rotte del narcotraffico nel Mar dei Caraibi e le dispute territoriali in America Latina rappresenteranno sfide persistenti per la sicurezza regionale


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