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24-09-25 Dal mondo

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24-09-25 Dal mondo

L’Occidente e la pericolosa isteria della minaccia russa

ONU: Trump contro tutti

Moldova, elezioni incerte

–🇬🇧How the US and Romania Can Build A Free and Open Black Sea

–🇬🇧Proposed war authorization could allow Trump to target 60+ countries

Iraq. Intesa con l’Oman per un oleodotto da Bassora a Mascate

Fincantieri firma accordo per robotizzare la catena di produzione

India, sul piatto 8,4 miliardi di dollari per rilanciare la cantieristica navale

L’Italia non è pronta alla guerra? No, e forse è giusto così

L’ammiraglio Liardo assume il comando del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera

Una flotta di droni entro il 2035, il piano di Berlino per dominare i mari

In produzione dal 2026 il missile balistico ipersonico turco Tayfun Block 4

Numeri da record per la nona edizione di Seafuture dal 29 settembre alla Spezia

–🇬🇧U.S. Adds Destroyer to Caribbean Sea, 8 Surface Warships in Region

–🇬🇧All together now: growing US–Indo-Pacific maritime co-sustainment

–🇬🇧CNO Caudle’s ‘C-Note’ to the Fleet

–🇬🇧Sir, Be Radical

–🇬🇧Notes to the New CNO Series Kicks Off on CIMSEC

–🇬🇧Sink the Kill Chain: A Navy Space Guide to Protecting Ships and Sailors

–🇬🇧Accelerate Human-Machine Teaming in the Maritime Operations Center

–🇬🇧Change the Navy’s Narrative: The Future Fight and the Hybrid Fleet

–🇬🇧The U.S. Navy and the New “Hybrid Fleet”​

–🇬🇧The Royal Navy Is Returning to the Age of Sail

–🇬🇧Gabler unveils submarine launched USV

Il 23 settembre 2025 ha rappresentato una giornata cruciale per l’evoluzione degli equilibri geopolitici globali, caratterizzata da sviluppi significativi che evidenziano le crescenti tensioni internazionali e i profondi riallineamenti strategici in atto. L’interconnessione degli eventi rivela la complessità delle dinamiche contemporanee e la velocità con cui si trasformano gli assetti di potere mondiale.
Evento Clou della Giornata
L’evento di maggiore risonanza strategica è stata la dimostrazione pubblica del sistema di catapulta elettromagnetica (EMALS) della portaerei cinese Fujian, che ha ridefinito gli equilibri navali mondiali ponendo la Cina alla pari delle più avanzate capacità statunitensi. Parallelamente, la visita di Stato del Presidente Donald Trump a Londra ha riaffermato la “special relationship” anglo-americana, consolidando la cooperazione strategica tra i due paesi in risposta alle crescenti minacce cinesi e russe nell’Indo-Pacifico. Questi eventi simboleggiano l’accelerazione della competizione geopolitica globale e la necessità di nuovi equilibri di potenza.

Sintesi dei fatti

  • Mediterraneo Allargato. La regione conferma il suo ruolo di epicentro dell’instabilità globale attraverso multiple dinamiche critiche. L’Iran rimane al centro del dibattito internazionale sulla necessità di un cambio di regime per garantire la stabilità regionale, mentre le tensioni crescenti nello Stretto di Hormuz accelerano i progetti di diversificazione delle rotte energetiche. In questo contesto assume particolare rilevanza strategica l’accordo tra Iraq e Oman per la costruzione di un oleodotto da Bassora a Mascate, destinato a ridurre la vulnerabilità del trasporto petrolifero attraverso il fragile corridoio marittimo del Golfo Persico. Il conflitto israelo-palestinese mantiene la sua centralità negli equilibri regionali, con analisi che sottolineano l’impossibilità per Israele di continuare a ignorare la questione palestinese. La pressione della società civile europea emerge chiaramente attraverso lo sciopero nazionale italiano del 19-22 settembre, accompagnato da manifestazioni per la pace a Gaza che dimostrano un crescente disallineamento tra opinione pubblica e politiche governative occidentali. La Turchia consolida la propria autonomia strategica attraverso lo sviluppo del missile balistico ipersonico Tayfun Block 4, mentre il Pakistan affronta una grave crisi di sicurezza nella regione di Tirah con intensi scontri tra forze governative e Tehrik-i-Taliban Pakistan. L’Italia emerge come protagonista dell’innovazione marittima grazie alla robotizzazione della produzione Fincantieri e al successo dei saloni SeaFuture e PortShippingTech, nonostante emergano tensioni sociali simboleggiate dal presidio sindacale contro l’attracco di una nave militare USA a Livorno.
  • Heartland Euro-Asiatico. Le dinamiche sono dominate dall’intensificarsi del confronto tra Russia e Occidente. La Moldavia si prepara alle elezioni parlamentari del 28 settembre in un clima di forti pressioni esterne, con una competizione serrata tra forze filoeuropee e filorusse che riflette la più ampia contesa per le sfere d’influenza nell’Europa orientale. Il Cremlino intensifica la sua campagna di disinformazione accusando UE e NATO di voler invadere la Moldavia, strategia volta a scoraggiare l’integrazione europea del paese. La Russia rivela le difficoltà del suo impegno militare attraverso l’avvio della leva di 160.000 nuovi coscritti e la costituzione di una riserva strategica, necessaria per mantenere capacità operative nonostante il prolungato coinvolgimento ucraino. Il ridimensionamento dell’esercitazione Zagrad 2025 evidenzia le crescenti difficoltà militari di Mosca nel bilanciare ambizioni esterne e capacità effettive. L’aviazione russa cerca di modernizzarsi attraverso l’integrazione dell’intelligenza artificiale, mentre la guerra in Ucraina continua a creare significative lacune nella sicurezza interna russa, come evidenziato dall’analisi del RUSI. La cooperazione sino-russa si intensifica con il pattugliamento congiunto di sottomarini nel Pacifico, segnalando un allineamento strategico crescente tra le due potenze che genera preoccupazione occidentale e spinge la NATO a rafforzare le proprie capacità anti-sommergibile.
  • Teatro Operativo Boreale-Artico. Il teatro è caratterizzato da crescenti tensioni e militarizzazione che evidenziano la vulnerabilità delle infrastrutture occidentali. Le interferenze GPS nello spazio aereo tedesco rivelano la portata del conflitto ibrido in corso, mentre le tensioni nello spazio aereo NATO in Estonia ha innalzato significativamente il livello di allerta dell’Alleanza Atlantica. La Germania presenta il piano ambizioso “Kurs Marine” per lo sviluppo di una flotta di droni e navi autonome entro il 2035, mentre la Royal Navy raggiunge la piena capacità operativa con il Carrier Strike Group 25. L’operazione di salvataggio della Thamesborg nell’Artico canadese sottolinea le sfide uniche di una regione sempre più strategica per le rotte commerciali e le risorse naturali. Gli Stati Uniti accelerano verso una “Hybrid Fleet” che integra navi tradizionali con veicoli marittimi senza equipaggio, strategia dettata dall’impossibilità finanziaria di costruire sufficienti navi convenzionali per mantenere la supremazia navale. La NASA rischia tagli di bilancio fino a 12 miliardi di dollari che minacciano programmi chiave come Artemis, mentre il Regno Unito vede un cambio al vertice del MI6 con Richard Moore chiamato ad affrontare nuove sfide globali dal cyber-terrorismo alle minacce ibride.
  • Teatro Operativo Australe-Antartico. L’Argentina continua a lottare contro una profonda instabilità politica ed economica, caratterizzata da una polarizzazione crescente tra fronte peronista e opposizione di Javier Milei che influenza direttamente economia, inflazione e debito pubblico del paese sudamericano. In Africa subsahariana, il Botswana dimostra visione strategica istituendo un nuovo fondo sovrano per diversificare l’economia dalla tradizionale dipendenza mineraria. Il Sudafrica consolida la propria posizione nei BRICS attraverso la collaborazione con la Cina per creare la “BRICS Silicon Valley” con un investimento di 10 miliardi di dollari, progetto che riflette la spinta dei paesi emergenti verso l’autonomia tecnologica rispetto all’Occidente.
  • Indopacifico. L’area rimane caratterizzata da una crescente competizione strategica multilivello. L’India consolida la propria ascesa tecnologica attraverso lo sviluppo di cluster industriali di semiconduttori, inserendosi strategicamente nel rafforzamento delle relazioni USA-India mediante il forum CEO bilaterale per investimenti e cooperazione tecnologica. Il fondo minerario Orion statunitense, dotato di 600 milioni di dollari, mira a finanziare progetti di estrazione di minerali critici per ridurre la dipendenza strategica dalla Cina nelle tecnologie avanzate. Il Canale di Panama introduce uno slot “Netzero” dedicato alle navi a basse emissioni, promuovendo la sostenibilità nel trasporto marittimo globale e anticipando future regolamentazioni ambientali.

Conseguenze geopolitiche
Gli eventi delineano un quadro di crescente polarizzazione e profondo riallineamento strategico del sistema internazionale. Il rafforzamento dell’asse USA-UK, simboleggiato dalla visita Trump a Londra, evidenzia il consolidamento di un blocco occidentale sempre più coeso contro l’emergente asse sino-russo. La dimostrazione delle capacità EMALS della portaerei Fujian rappresenta un momento spartiacque nella competizione navale globale, costringendo Washington a ripensare la propria dottrina di proiezione di potenza.
L’incertezza moldava e le crescenti accuse russe contro UE e NATO sono emblematiche della contesa per le sfere d’influenza nell’Europa orientale, dove ogni elezione diventa un test per la tenuta dell’ordine post-Guerra Fredda. La gestione delle crisi mediorientali rimane profondamente problematica, con ampie ramificazioni internazionali che si estendono fino alle società civili europee, come dimostrato dalle manifestazioni italiane per Gaza.
La cooperazione sino-russa, seppur ancora cauta, genera crescente preoccupazione occidentale e accelera i processi di riallineamento strategico globale. L’intensificazione delle tensioni nei cieli NATO e le interferenze GPS evidenziano come il conflitto si stia estendendo oltre i teatri tradizionali, coinvolgendo dimensioni ibride e tecnologiche sempre più sofisticate.

Conseguenze Strategiche
La deterrenza e la proiezione di potenza assumono forme nuove e più complesse nel contesto geopolitico emergente. Il ridimensionamento dell’esercitazione russa Zagrad 2025 evidenzia chiaramente le difficoltà di Mosca nel bilanciare ambizioni globali con capacità militari effettive, messe a dura prova dall’impegno prolungato in Ucraina.
La NATO ribadisce con forza la volontà di “difendersi a ogni costo” dalle minacce russe, indicazione che suggerisce un significativo rafforzamento delle capacità difensive europee accompagnato da una ricerca di maggiore autonomia strategica rispetto agli Stati Uniti. La dottrina americana delle “Distributed Maritime Operations” punta strategicamente a disperdere le forze mantenendo la letalità, mentre l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei Maritime Operations Centers accelera drammaticamente i processi decisionali militari.
La militarizzazione crescente di robotica e AI nel dominio marittimo diventa centrale nelle strategie navali globali. La strategia della “Hybrid Fleet” rappresenta la risposta occidentale più innovativa per mantenere il vantaggio tecnologico in un contesto di risorse finanziarie sempre più limitate e sfide strategiche crescenti.

Conseguenze economiche, tecnologiche, finanziarie ed energetiche
L’investimento record di Nvidia di 100 miliardi di dollari in OpenAI alimenta intensi dibattiti sulla sostenibilità della cosiddetta “bolla” dell’intelligenza artificiale, mentre accelera la corsa tecnologica globale. Sul fronte energetico, l’oleodotto strategico Iraq-Oman assume importanza cruciale per diversificare le rotte petrolifere e ridurre la vulnerabilità geopolitica dello Stretto di Hormuz.
La creazione del fondo minerario Orion USA e l’ambizioso progetto della “BRICS Silicon Valley” riflettono una competizione globale sempre più intensa per le risorse critiche e le tecnologie avanzate. L’India si posiziona strategicamente come attore chiave nella catena globale dei semiconduttori, sfidando il dominio tradizionale di Taiwan e Corea del Sud.
I dazi statunitensi continuano a ristrutturare profondamente i traffici marittimi globali, accelerando processi di reshoring e nearshoring che ridisegnano le catene di approvvigionamento mondiali. L’investimento indiano di 8,4 miliardi di dollari per diventare uno dei cinque principali hub marittimi mondiali entro il 2047 evidenzia l’emergere di nuovi centri di potenza economica. La vulnerabilità crescente dei porti agli eventi climatici estremi rappresenta una minaccia finanziaria globale che richiede investimenti massicci in resilienza e adattamento climatico.

Conseguenze marittime
L’oleodotto Iraq-Oman riduce strategicamente la dipendenza critica dallo Stretto di Hormuz, diminuendo significativamente i rischi di interruzione energetica in una delle rotte più vulnerabili del commercio globale. L’introduzione dello slot “Netzero” del Canale di Panama accelererà l’adozione di tecnologie pulite nel settore marittimo, anticipando future regolamentazioni ambientali sempre più stringenti.
Le crescenti tensioni con la Russia sottolineano l’importanza cruciale di mantenere una forte presenza navale occidentale per garantire la libertà di navigazione nelle rotte commerciali strategiche. La dimostrazione delle capacità EMALS della Fujian costringe le marine occidentali a ripensare radicalmente le proprie strategie di deterrenza navale nell’Indo-Pacifico.
L’era della “Hybrid Fleet” inizia ufficialmente, caratterizzata dall’integrazione pervasiva di sistemi unmanned e intelligenza artificiale che rivoluziona completamente le operazioni navali tradizionali. La robotizzazione di Fincantieri posiziona l’Italia all’avanguardia dell’Industria 4.0 marittima, mentre la crescente militarizzazione del Mediterraneo richiede un significativo rafforzamento delle capacità difensive nazionali.

Conseguenze per l’Italia
Per l’Italia, gli sviluppi presentano sfide complesse e opportunità strategiche cruciali. Lo sciopero nazionale del 19-22 settembre per Gaza evidenzia una crescente pressione della società civile sulla politica estera, spingendo il governo a bilanciare attentamente gli impegni internazionali con le istanze interne sempre più pressanti.
La robotizzazione di Fincantieri e il successo dei saloni SeaFuture e PortShippingTech confermano il ruolo dell’Italia come hub mediterraneo per le tecnologie marittime avanzate, posizionando il paese all’avanguardia dell’innovazione industriale europea. La nomina dell’ammiraglio Liardo alle Capitanerie di Porto avviene in un momento di responsabilità accresciute per sicurezza marittima, tutela ambientale e gestione dei complessi flussi migratori.
L’analisi critica sulla preparazione militare italiana stimola un dibattito nazionale necessario su politica di difesa e priorità strategiche in un contesto di crescenti tensioni internazionali. La crisi moldava tocca indirettamente ma significativamente gli interessi italiani nell’Europa orientale, mentre le critiche di Trump all’ONU sull’emergenza migratoria toccano questioni particolarmente sensibili per l’Italia come paese di frontiera mediterranea.

Conclusioni
Il quadro geopolitico emergente dal 23 settembre 2025 consolida tensioni internazionali intense e riallineamenti strategici profondi che ridisegnano completamente gli equilibri globali. L’accelerazione dell’integrazione AI-umano nelle marine mondiali, l’intensificazione della competizione tecnologica USA-Cina e l’evoluzione della cooperazione sino-russa domineranno inevitabilmente l’agenda geopolitica dei prossimi mesi.
I temi che richiedono monitoraggio prioritario includono l’esito cruciale delle elezioni moldave del 28 settembre, gli sviluppi nella guerra a Gaza, la sostenibilità della corsa tecnologica nell’intelligenza artificiale, l’escalation delle tensioni nei cieli NATO e l’aumento delle capacità militari di paesi come la Turchia. È fondamentale rafforzare urgentemente la diplomazia multilaterale per gestire efficacemente queste crisi multiple e prevenire ulteriori escalation, promuovendo attivamente il dialogo costruttivo e la cooperazione tra tutti gli attori globali coinvolti.


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