06-05-25 Dal mondo
6 Maggio 2025 2025-05-06 8:0706-05-25 Dal mondo
Mar Rosso – Medio Oriente
–🇬🇧Hezbollah to US: It’s not in your interest to support Israeli attacks
–🇬🇧The Red Sea and the Houthi Crisis
–🇬🇧The Houthis Could Blockade Israel’s Airspace with Hypersonic Missiles
–🇬🇧How to Disrupt the China-Iran Oil Trade
–🇬🇧From Croatia to Iraq: The French Fighter Jet Rafale Is in Hot Demand
Geopolitica
—Ucraina. Putin, ‘Serve una conclusione logica’
—La svolta strategica del Giappone: satelliti per fornire intelligence all’Ucraina
—Patriot a Kyiv e non solo. Cambio di passo della Casa Bianca sull’Ucraina?
—Francesco: “un Papa giunto dalla fine del mondo”
–🇬🇧Deep Rivalry or Elite Obsession? Washington’s Search for Dominance over China
–🇬🇧Ukraine’s battlefield position is deteriorating fast
Geoeconomia
—Gli effetti dei dazi sull’economia italiana
—La nuova diga di Genova, tra commercio e Difesa
—Vi spiego qual è, davvero, il prezzo del Gnl americano
—America Latina: reti commerciali, equilibri delicati
—Serbia e Bosnia: instabilità balcanica a due facce
Difesa
—Difesa e sicurezza subacquee. In Parlamento il nuovo Ddl dedicato all’underwater
—L’AeroSpace Power Conference tra strategia, tecnologia e leadership
–🇬🇧Another Last Supper and a New Era of Defense Giants
–🇬🇧Punching above its weight – up close with the Singaporean Navy
–🇬🇧Hegseth directs 20% cut to top military leadership positions
Sintesi Geopolitica e Geoeconomica di quanto accaduto il 5 maggio
Evento Clou. La decisione del governo Netanyahu di espandere le operazioni a Gaza, con piani riportati per una potenziale rioccupazione permanente, segna un’escalation critica. Questa mossa, definita “conquista illegale” da alcuni commentatori, oscura ulteriormente le prospettive di pace e la sorte degli ostaggi, dominando l’attenzione internazionale.
- Geopolitica e Strategia Marittima. Le rotte marittime rimangono punti caldi. La crisi nel Mar Rosso legata agli Houthi persiste, mentre nell’Indopacifico la Guardia Costiera filippina contesta attività di ricerca cinesi nella propria ZEE. Progetti infrastrutturali strategici come la nuova diga di Genova evidenziano l’importanza dei porti mediterranei per commercio e difesa. La presenza navale (USS Miguel Keith in Giappone) e le esercitazioni (conclusione NATO Ramstein Flag) sottolineano la centralità del dominio marittimo. Incidenti come quello della Maersk Sana ricordano la vulnerabilità delle catene di approvvigionamento.
- Geoeconomia. L’incertezza domina. Mentre l’oro tocca nuovi record (oltre $3200/oncia), visto come rifugio in un contesto di dollaro potenzialmente meno sicuro, e OPEC+ accelera gli aumenti di produzione petrolifera, l’economia USA mostra segnali contrastanti, alimentando il dibattito politico interno. Accordi energetici (Commonwealth LNG, Oman-Russia) e il ruolo dell’Arabia Saudita (prima nell’e-government, tentativo di mediazione USA-UE) mostrano la continua rilevanza del Golfo. La connessione tra risorse e conflitto emerge dall’accordo USA-Ucraina sui minerali, parallelo agli aiuti militari.
- Difesa. L’innovazione tecnologica e il supporto all’Ucraina sono centrali. Gli USA autorizzano nuovi aiuti a Kiev (supporto F-16, Patriot), ma a pagamento, legandoli a interessi economici. Il Giappone compie una svolta storica fornendo intelligence satellitare all’Ucraina. L’Europa investe in cyber difesa (progetto CITADEL, piattaforma ECYSAP di Indra) e l’industria della difesa vede attori come ELT Group promuovere soluzioni avanzate (IMDEX Singapore) e la Corea del Sud (Hanwha Ocean) puntare a commesse USA, mentre si nota una tendenza al consolidamento dei grandi contractor.
- Mediterraneo Allargato. Oltre alla crisi israelo-palestinese, il Sudan vive instabilità con attacchi di droni (condannati dall’Arabia Saudita) anche a Port Sudan. Le tensioni tra Israele e Hezbollah restano alte. La Siria (analisi sulle Alture del Golan) e la politica interna della Santa Sede (preparativi Conclave) completano un quadro complesso.
- Heartland Euro-asiatico. La guerra in Ucraina prosegue. Putin parla di “conclusione logica”, mentre Kiev tenta offensive (Kursk) e Zelensky propone una tregua vista come strategica. Le dinamiche del conflitto continuano a plasmare le relazioni regionali e globali (colloqui Oman-Russia).
- Indopacifico. Tensioni persistenti: attriti India-Pakistan sul Kashmir (rischio “guerra dell’acqua”), assertività cinese nel Mar Cinese Meridionale (incidente con Filippine). Il Giappone rafforza il suo ruolo strategico (intelligence all’Ucraina). La regione è un hub cruciale per la tecnologia e l’industria della difesa (IMDEX, Hanwha).
- Conclusioni. Il 5 maggio 2025 evidenzia un mondo multipolare instabile, dove conflitti ad alta intensità (Gaza, Ucraina) coesistono con tensioni latenti (Indopacifico, Kashmir). La geoeconomia (energia, risorse, finanza) è inseparabile dalla geopolitica, e la tecnologia (cyber, spazio, AI) è sempre più un fattore determinante nella competizione tra potenze e nella conduzione della guerra. Le strategie marittime e le alleanze regionali sono in continua ridefinizione.