11-04-25 Dal mondo
11 Aprile 2025 2025-04-12 7:3911-04-25 Dal mondo
Mar Rosso – Medio Oriente
—Sarà l’Iran la grande occasione di pace per Trump?
—Oman, al via il negoziato USA-Iran
–🇬🇧What is Erdoğan’s Big Picture?
–🇬🇧Erdoğan’s Last Great Gamble
–🇬🇧‘Warfare’ puts realistic carnage of Iraq War in theaters
Geopolitica
—Mediterraneo. Il morbo misterioso che colpisce le petroliere
—Carlo III in Italia, ambasciatore di una relazione speciale
—Cosa c’è nella riforma della Farnesina voluta da Tajani
—Imec, politica e business. Cosa connette Italia e India secondo Formentini
–🇬🇧Securing Europe’s Future: Partnership Through Strength
–🇬🇧Georgian Dream Seeks to Reset U.S.-Georgian Relations
–🇬🇧U.S. and Panama Agree to Counter Chinese Influence in Panama Canal
–🇬🇧Central Asian States Have Put Aside Their Territorial Disputes. Why Now?
Geoeconomia
—Dazi: Trump fa (quasi) dietrofront
—In Cina crolla lo yuan. E la strategia di Trump sui dazi attecchisce
—Naviris e Eurosam ammodernano le 4 unità navali Horizon italiane e francesi
—Fincantieri e Accenture annunciano la nascita di Fincantieri Ingenium
–🇬🇧Why Trump Retreated on Tariffs
–🇬🇧America Must Rebuild Its Physical Economy
–🇬🇧New DoD EO wants to ax problem programs, but read the fine print
Difesa
–🇬🇧Looming Indian Ocean showdown
–🇬🇧Royal Navy to use heavy lift drones to support CSG25 ship-to-ship resupply
–🇬🇧French Navy’s Second BRF Supply Ship Starts Sea Trials
Sintesi Geopolitica e Geoeconomica Globale
La giornata del 10 aprile 2025 si configura come uno spaccato emblematico della complessa e dinamica realtà geopolitica ed economica globale. Un intreccio di rivalità tra potenze consolidate ed emergenti, conflitti regionali irrisolti, una febbrile competizione tecnologica e commerciale, e una crescente attenzione alla sicurezza cibernetica e marittima definiscono uno scenario in continua evoluzione, con implicazioni profonde per la stabilità e la prosperità internazionale.
Il persistente epicentro di instabilità rimane il Mediterraneo Allargato. Le misteriose esplosioni che hanno colpito diverse petroliere, culminando con l’incidente al largo di Savona, generano crescente allarme riguardo alla sicurezza delle rotte energetiche alternative al Canale di Suez, già destabilizzato dalle tensioni nello Yemen. L’assenza di rivendicazioni alimenta il sospetto di azioni ostili volte a destabilizzare il flusso di risorse strategiche.
Parallelamente, si osservano dinamiche regionali in evoluzione, come il rafforzamento della cooperazione tra Tunisia e Algeria, che segnala possibili nuovi equilibri di potere nel Nord Africa.
La tragedia umanitaria a Gaza prosegue, con gravi accuse reciproche e l’offerta di asilo da parte dell’Indonesia a rifugiati palestinesi, evidenziando la dimensione globale del conflitto israelo-palestinese.
Sul fronte occidentale, il presunto rafforzamento del sostegno statunitense al Marocco sulla questione del Sahara Occidentale rischia di esacerbare le tensioni con l’Algeria, configurando un quadro regionale frammentato e potenzialmente esplosivo.
Sebbene non siano emerse crisi acute in Nord Africa nella specifica giornata, la persistente instabilità e il conflitto israelo-palestinese rappresentano minacce croniche alla sicurezza e alla stabilità regionale.
In prospettiva, la proposta della RAND Corporation per una visione spaziale della Palestina sottolinea la cruciale necessità di affiancare gli sforzi politici con una pianificazione infrastrutturale ed economica lungimirante per garantire una pace duratura.
Nell’Heartland Euro-Asiatico, il conflitto in Ucraina permane come nodo centrale delle dinamiche geopolitiche globali. Nonostante i colloqui in corso a Istanbul per un potenziale cessate-il-fuoco, le accuse russe di ingenti perdite ucraine e le denunce di Zelenskyy riguardo alla presunta presenza di combattenti cinesi tra le fila russe (fermamente negate da Pechino) complicano ulteriormente il quadro diplomatico e alimentano le tensioni internazionali.
La pressione dell’Unione Europea sull’Ungheria, con la minaccia di revoca del diritto di voto nel Consiglio Europeo a causa delle sue posizioni divergenti sul conflitto, evidenzia le profonde divisioni interne al blocco comunitario.
Un retroscena significativo emerge con l’indiscrezione sulla valutazione statunitense di riattivare i gasdotti Nord Stream, una mossa controversa che, se confermata, indicherebbe un potenziale cambiamento radicale nelle strategie energetiche europee, nonostante la ferma opposizione della Germania.
La dimensione cibernetica del conflitto si manifesta con un attacco malware attribuito a un gruppo filorusso contro una missione militare occidentale in Ucraina, mentre l’arresto nel Regno Unito di un presunto spia rumeno legato a Mosca, connesso a un incendio in un magazzino DHL, sottolinea la pervasività delle attività di influenza ostile in Europa.
Il Teatro Operativo Atlantico-Boreale è caratterizzato da un rafforzamento della cooperazione in ambito difesa. La visita di Re Carlo III in Italia suggella una “relazione speciale” tra i due paesi, rimarcando l’importanza di solide partnership bilaterali in un contesto globale incerto.
Analogamente, il Giappone e la NATO intensificano la loro collaborazione nel settore della difesa, in risposta alle sfide poste dalla guerra in Ucraina e dalla crescente assertività cinese.
Tuttavia, l’ombra della politica commerciale protezionistica di Trump si allunga anche su questo teatro, con il potenziale rischio di danneggiare le esportazioni di avanzati armamenti americani come l’F-35C.
Sul fronte marittimo, la collisione di due navi cisterna nel Mare del Nord e il successivo trasferimento di carico evidenziano i pericoli intrinseci al trasporto marittimo, vitale per l’approvvigionamento energetico della regione.
Pur non registrando crisi militari dirette, l’area rimane strategicamente cruciale per il controllo delle rotte marittime e sottomarine.
Per quanto riguarda il Teatro Operativo Australe, la giornata non presenta sviluppi di particolare rilievo.
Tuttavia, permane l’incertezza sul futuro della vendita di sottomarini nucleari all’Australia nell’ambito dell’alleanza AUKUS, a causa delle tariffe imposte da Trump che potrebbero incrinare l’accordo e indebolire la deterrenza nei confronti della Cina.
In prospettiva, l’Australia sta considerando la creazione di una riserva cibernetica civile, ispirata ai servizi di emergenza statali, per rafforzare la propria resilienza nel dominio digitale.
L’Indopacifico continua a essere un’arena di intensa competizione geopolitica, con l’assertività cinese come motore principale.
Il rafforzamento della cooperazione tra Giappone e NATO ne è una chiara manifestazione.
La guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti sembra intensificarsi ulteriormente, con l’imposizione di dazi americani a livelli elevatissimi (almeno il 145%), minacciando di invertire il recente boom delle importazioni statunitensi e potenzialmente rallentando il commercio globale.
La rivalità con la Cina si estende al dominio strategico, come dimostra l’accordo tra Stati Uniti e Panama per contrastare l’influenza cinese sul vitale Canale di Panama.
La prevista firma da parte degli USA di un patto contro l’abuso di spyware segnala una crescente attenzione alle minacce informatiche, con la Cina implicitamente nel mirino.
La prolungata indecisione di Trump sul futuro di TikTok negli Stati Uniti evidenzia le complesse interazioni tra sicurezza nazionale e interessi commerciali nell’era digitale.
Sul fronte geoeconomico, la giornata è caratterizzata da dinamiche commerciali aggressive, in particolare tra USA e Cina, come evidenziato dalle tariffe punitive. Le persistenti tensioni nel Mar Rosso continuano a spingere alla ricerca di rotte commerciali alternative, come il progetto iracheno di Al Faw, sottolineando l’impatto diretto della geopolitica sull’economia globale. L’interesse dell’Africa verso l’energia nucleare come potenziale soluzione alle crescenti esigenze energetiche continentali rappresenta un’opportunità e una sfida complessa. L’Unione Europea ha lanciato l'”AI Continent Action Plan”, una strategia ambiziosa per rafforzare la competitività del blocco nel cruciale settore dell’intelligenza artificiale attraverso investimenti e semplificazione normativa, nel tentativo di colmare il divario con Stati Uniti e Cina. Gli Stati Uniti hanno intensificato la pressione sull’Iran sanzionando una rete marittima con sede negli Emirati Arabi Uniti per contrabbando di petrolio. Le tariffe di Trump stanno iniziando a produrre effetti tangibili sull’economia globale, con segnali di rallentamento degli ordini da parte delle aziende. L’USTR sta valutando una potenziale revisione della proposta di tariffe sulle navi cinesi a seguito delle proteste del settore. La decisione degli Stati Uniti di ritirarsi dai “Just Energy Transition Partnerships” con paesi del Sud-est asiatico rappresenta un significativo passo indietro nella cooperazione internazionale per la lotta al cambiamento climatico e nella promozione di una transizione energetica equa.
Nel dominio della geopolitica e difesa marittima, la sicurezza dei mari si conferma come un tema centrale. Le misteriose esplosioni nel Mediterraneo e la situazione critica nel Mar Rosso evidenziano la vulnerabilità delle rotte marittime globali.
La collaborazione tra Naviris ed Eurosam per l’ammodernamento delle unità navali Horizon di Italia e Francia sottolinea l’importanza di mantenere capacità navali avanzate in un contesto di crescente incertezza.
La nascita di Fincantieri Ingenium, una joint-venture con Accenture, riflette la crescente attenzione all’innovazione tecnologica nel settore della difesa marittima. Gli Stati Uniti, attraverso un ordine esecutivo che richiama lo SHIPS Act, cercano di riaffermare la propria leadership nel settore navale. Il sequestro di ingenti quantità di droga nell’Oceano Pacifico orientale da parte della Guardia Costiera statunitense testimonia il continuo impegno nella sicurezza marittima e nella lotta al narcotraffico.
Nel più ampio contesto della difesa, la cooperazione tra Giappone e NATO nell’industria degli armamenti e le potenziali ripercussioni della politica commerciale statunitense sul settore evidenziano un panorama in continua evoluzione. Il nuovo ordine esecutivo di Trump mira a modernizzare gli acquisti della difesa e a stimolare l’innovazione nell’industria bellica. La discussione sul riarmo europeo riflette la crescente preoccupazione per una potenziale futura minaccia russa in uno scenario di incertezza sul pieno sostegno statunitense, sebbene permangano dubbi sulla disponibilità di risorse finanziarie adeguate. Le dimissioni di alti funzionari di US Cyber Command e NSA sollevano interrogativi sull’impatto sulla sicurezza nazionale statunitense.
In conclusione, il 10 aprile 2025 si presenta come una giornata che cristallizza un mondo interconnesso e in rapida trasformazione. Le tensioni regionali, con l’Ucraina e il Mediterraneo come fulcri principali, persistono, ma si intravedono anche tentativi di dialogo e riposizionamenti strategici. La competizione geoeconomica tra grandi potenze continua a plasmare gli scenari globali, con implicazioni dirette per la sicurezza e la difesa marittima. La complessità di questo quadro multiforme richiede un’analisi continua e approfondita per decifrare le tendenze emergenti e anticipare le future traiettorie di un ordine globale in costante ridefinizione. L’intelligenza artificiale emerge come un campo cruciale per la competitività futura, mentre le alleanze tradizionali sono messe alla prova da nuove dinamiche e priorità nazionali, in un contesto in cui la sicurezza cibernetica e marittima assumono un’importanza sempre maggiore.