24-05-25 Dal mondo
24 Maggio 2025 2025-05-24 8:0124-05-25 Dal mondo
Mar Rosso – Medio Oriente
—Netanyahu, la guerra come fine e non come mezzo
–🇬🇧Syrians face staggering needs amid insecurity and healthcare crisis
–🇬🇧Was Donald Trump’s Ceasefire with the Houthis a Loss for Iran?
Geopolitica
—Gamer contro Putin: la guerra in Ucraina si combatte anche con la Xbox
—Tre ucraini arrestati per gli strani attentati contro Starmer
—Spagna. Ignoti uccidono l’ex consigliere del presidente ucraino Yanukovic
—GB. Il governo ha firmato un accordo per trasferire le Isole Chagos alle Mauritius
—L’Europa come architetto delle guerre
–🇬🇧Should a Russia-Ukraine peace leave territorial control for later?
–🇬🇧Will Trump step away from the Ukraine-Russia peace process?
–🇬🇧Trump’s Confrontation of South Africa’s President Derails Effort to Cool Tensions
Geoeconomia
—Kazakistan. Inaugurata una nuova Zes a Kyzylorda
—India, sul piatto 10 miliardi di dollari per 112 petroliere entro il 2040
–🇬🇧Poland Says Key Infrastructure at Risk After Baltic Sea Incident
–🇬🇧The Next Scramble for Central Asia
Difesa
—Come Ankara ha scoperto le stazioni-base fantasma cinesi
–🇬🇧President Trump’s FY2026 defence budget: continuing priorities, new missions
–🇬🇧First Greek FDI Frigate Starts Sea Trials
–🇬🇧Rauma shipyard launches first multi-role corvette for Finnish Navy
Sintesi Geopolitica e Geoeconomica di quanto accaduto il 23 maggio
Un 23 maggio 2025 incandescente, dominato da mosse audaci e tensioni crescenti che ridefiniscono equilibri globali. Dalle aule di Harvard alle acque contese dell’Indopacifico, il mondo assiste a un’accelerazione di dinamiche strategiche ed economiche.
Evento Clou della Giornata: Trump Scacco Matto a Harvard (e all’Europa?)
L’amministrazione Trump sferra un attacco senza precedenti all’establishment accademico USA. Harvard si vede revocata la certificazione per gli studenti stranieri, una mossa che colpisce il 27% del corpo studentesco e una cruciale fonte di finanziamento. Il Segretario per la Sicurezza Nazionale, Kristi Noem, ufficializza la decisione, con effetto immediato, definita una risposta alle università “woke”. Contemporaneamente, mentre a Roma si svolge il quinto round di negoziati USA-Iran sul nucleare, Trump minaccia l’Europa con dazi del 50% dal 1° giugno, alzando ulteriormente la posta sul fronte commerciale. Queste azioni segnalano una determinazione a piegare istituzioni e alleati alla propria volontà, con profonde implicazioni interne e internazionali.
Geo-strategia e Conflittualità
Il 23 maggio vede un intensificarsi delle manovre militari e strategiche. L’Iran e la Russia siglano un accordo strategico ventennale, consolidando un asse anti-occidentale, seppur privo di clausole di difesa reciproca esplicite. In Medio Oriente, il premier israeliano Netanyahu accusa Francia, Regno Unito e Canada di voler aiutare Hamas di fronte alle minacce di “azioni concrete” contro l’offensiva a Gaza, mentre l’Italia vota all’OMS a favore di un testo sulla crisi umanitaria palestinese. In Sudan, le forze governative guadagnano terreno contro le RSF. Significative anche le esercitazioni aeree congiunte “Eagles of Civilization 2025” tra Egitto e Cina, prime nel loro genere, e l’annuncio di Taiwan di nuove unità di droni per una strategia di deterrenza “a porcospino” verso Pechino. Preoccupa la notizia del fallimento del lancio di un nuovo cacciatorpediniere nordcoreano. Infine, attacchi informatici attribuiti a gruppi cinesi e russi continuano a colpire infrastrutture e aziende occidentali.
Geo-economia, Industria, Mercati e Marittimità
I mercati globali navigano a vista, scossi dalle minacce tariffarie di Trump e da previsioni economiche caotiche. Il G7, riunito in Canada, promette di affrontare gli “squilibri eccessivi” e valuta nuove sanzioni alla Russia, la cui economia bellica mostra segni di rallentamento con tagli ai volumi di export ferroviario. La Germania registra una crescita del Q1 superiore alle stime, grazie al frontloading delle esportazioni in previsione dei dazi USA. La Turchia annuncia nuove scoperte di gas nel Mar Nero, puntando all’indipendenza energetica. Nel settore marittimo, si segnalano tariffe transpacifiche in aumento e l’approvazione del design della prima chiatta USA per CO2 liquefatto. L’accordo Rheinmetall (Germania) – Reliance (India) per la produzione di munizioni in India evidenzia nuove dinamiche nell’industria della difesa.
Geopolitica e Relazioni Internazionali
Oltre ai negoziati USA-Iran, spicca la cessione formale delle Isole Chagos dal Regno Unito a Mauritius, con il mantenimento in leasing della base USA-UK di Diego Garcia per 99 anni, mossa interpretata anche in chiave di contenimento cinese. In Venezuela, l’opposizione guidata da María Corina Machado boicotta le elezioni, giudicandole una farsa del regime Maduro, pur apprezzando il sostegno “incrollabile” di Trump. La Slovacchia riconosce il piano di autonomia marocchino per il Sahara Occidentale. Tensioni emergono nell’incontro tra Trump e il presidente sudafricano Ramaphosa.
Analisi dei Teatri Operativi
• Mediterraneo Allargato. Resta un focolaio di crisi multiple. I negoziati USA-Iran a Roma sono cruciali. La situazione israelo-palestinese, con le accuse di Netanyahu e la pressione internazionale, è esplosiva. L’avanzata governativa in Sudan potrebbe ridisegnare gli equilibri nel Corno d’Africa. Le esercitazioni Egitto-Cina e la scoperta di gas turco nel Mar Nero indicano un attivismo crescente di potenze regionali ed extra-regionali.
• Heartland Euro-asiatico. L’accordo strategico Russia-Iran cementifica un blocco di potenze revisioniste. Proseguono i tentativi diplomatici per una pace in Ucraina, con Trump che segnala un possibile disimpegno USA. La Cina proietta influenza economica e, secondo report, cyber.
• Teatro Boreale-Artico. La riunione del G7 in Canada e le preoccupazioni polacche per le infrastrutture baltiche minacciate dalla Russia sottolineano la crescente militarizzazione e competizione strategica nell’area.
• Teatro Australe-Antartico. Le inondazioni in Australia evidenziano la vulnerabilità climatica. Le tensioni tra USA e Sudafrica e la necessità australiana di bilanciare la collaborazione AI con la Cina rispetto alle pressioni USA, mostrano come le dinamiche delle grandi potenze si estendano anche nell’emisfero meridionale.
• Indopacifico. È l’epicentro della competizione USA-Cina. La strategia taiwanese dei droni, l’accordo sulle Chagos (con focus su Diego Garcia), e il fallito lancio navale nordcoreano sono tutti indicatori di un’area ad alta tensione. La visita del CEO di Nvidia a Taiwan rimarca l’importanza strategica dei semiconduttori.
Conclusioni e Possibili Sviluppi
Il 23 maggio 2025 conferma un quadro globale frammentato e competitivo. L’assertività dell’amministrazione Trump, sia sul fronte interno (Harvard) che esterno (dazi, Iran), genera incertezza e reazioni. L’asse Russia-Cina-Iran si consolida, sfidando l’ordine liberale.
Nei prossimi giorni, l’attenzione sarà catalizzata da:
- L’esito dei negoziati USA-Iran a Roma e le possibili ripercussioni.
- La risposta europea alle minacce di dazi USA e il potenziale di un’escalation commerciale.
- Gli sviluppi legali e politici del caso Harvard e le sue implicazioni per l’istruzione superiore USA.
- Le tensioni nello Stretto di Taiwan e le mosse cinesi in risposta alle iniziative di Taipei.
- L’evoluzione della guerra in Ucraina e il ruolo (o il disimpegno) degli Stati Uniti.
Questi fronti promettono ulteriori, significative novità, mantenendo alta l’allerta globale.