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26-04-25 Dal mondo

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26-04-25 Dal mondo

USA. L’inutile, brutale, illegittima guerra contro lo Yemen

–🇬🇧A Post-Mortem of the Red Sea Crisis: NATO Versus the European Union

Francesco aveva capito tutto di guerra e pace. L’opinione di Guandalini

L’Europa senza diplomazia non sa più qual è il suo posto nel mondo

I ‘negoziati’ di Trump con la Russia

Fragilità dei Balcani Occidentali

Da Gaza al Congo, dal Myanmar al Sudan: fonti aperte per informarsi sui grandi conflitti

La libertà

–🇬🇧Pope Francis and the Wider Mediterranean: A Legacy of Dialogue and Peace

–🇬🇧Pope Francis was often mocked for railing against current wars

–🇬🇧Can Meloni Save the Transatlantic Alliance?

–🇬🇧Is There a Trump Doctrine?

–🇬🇧Russian General Assassinated in Moscow on Eve of U.S.-Russia Peace Talks

–🇬🇧Azerbaijan and Kazakhstan Plan Joint Naval Maneuvers in Caspian Near Russian Border

–🇬🇧From Rome to Tripoli: The Mattei Plan’s Blueprint for Italy’s Geopolitical Ascendancy

–🇬🇧The Kashmir attack will renew hostilities between India and Pakistan

L’interdipendenza come arma

–🇬🇧Salamis Shipyards Reemerges as Naval Hub in Greece and the Eastern Mediterranean

–🇬🇧US-China trade war: Escalate to de-escalate to escalate?

–🇬🇧Opinion: China’s Shipbuilding Dominance and Global Trade Competition in Context 

–🇬🇧Trump Signs Executive Order Boosting Deep-Sea Mining Industry

Non solo Forze armate, il pilastro europeo della NATO si gioca sull’industria

–🇬🇧Competition in cyberspace: a distorted representation

–🇬🇧Friends with Limits: the Future of Russo-Indian Defense Ties

–🇬🇧How to Rebuild the Defense Industrial Base

Il 25 aprile 2025 si presenta come una giornata densa di significati simbolici e tensioni concrete, un crocevia tra memoria storica e crisi attuali. Mentre l’Italia celebra l’80° Anniversario della Liberazione, con cerimonie ufficiali (come la presenza del Ministro Tajani alle Fosse Ardeatine) e manifestazioni che collegano la lotta antitedesca alle crisi contemporanee (come le proteste a Milano contro gli eventi a Gaza), il mondo guarda a Roma per un altro evento epocale: l’imminente funerale di Papa Francesco. Questo evento trasforma la città in capitale diplomatica globale, offrendo un palcoscenico unico per incontri informali tra leader mondiali in un momento di alta frammentazione.

  • Heartland Euro-asiatico e Ucraina: Il conflitto in Ucraina rimane un epicentro di instabilità. La giornata è segnata da un brutale attacco russo su Kiev con vittime civili (denunciato da MSF) e dalla notizia dell’uccisione di un alto generale russo, Yaroslav Moskalik, attribuita ai servizi segreti ucraini. Sul fronte diplomatico, emerge un ultimatum dell’amministrazione Trump a Zelensky: accettare un piano di pace immediato o affrontare una sconfitta prolungata, mossa che gela ulteriormente i rapporti con gli alleati europei, sentitisi snobbati dagli USA (come evidenziato dal rifiuto di Rubio di incontrare i ministri europei). Si segnalano anche crescenti tensioni interne alle forze armate ucraine. L’Italia, nel frattempo, viene criticata per non aver formalmente recepito il mandato d’arresto della CPI per Putin.
  • Mediterraneo Allargato e Medio Oriente: La situazione a Gaza resta critica, fungendo da sfondo a una feroce lotta interna palestinese, con Abu Mazen che attacca duramente Hamas. La crisi israelo-palestinese ridefinisce il contesto degli Accordi di Abramo. Gli USA aumentano discretamente la loro presenza militare nella regione, mentre all’interno dell’amministrazione Trump si profila uno scontro sulla politica verso l’Iran, con Israele che spinge per un conflitto. In Giordania, la messa al bando dei Fratelli Musulmani aggiunge un altro tassello alla complessa mappa regionale. Le tensioni tra India e Pakistan raggiungono un nuovo picco dopo un grave attentato in Kashmir, portando Islamabad a chiudere lo spazio aereo ai voli indiani e sospendere il commercio bilaterale.
  • Indo-Pacifico: Sul fronte geoeconomico, si intensificano le voci di un possibile spostamento della produzione di iPhone destinati agli USA dalla Cina all’India da parte di Apple, riflesso delle tensioni commerciali e della strategia di diversificazione delle supply chain. La Cina, pur concedendo esenzioni tariffarie su alcuni beni USA, nega l’esistenza di negoziati attivi, mentre la sua dominanza nella cantieristica navale globale rimane indiscussa.
  • Geoeconomia e Strategia Marittima: La giornata evidenzia come l’interdipendenza economica sia sempre più usata come arma geopolitica. Si discute sulla tenuta del dollaro USA come valuta dominante. Gli USA puntano a rafforzare l’industria dell’estrazione mineraria sui fondali marini (deep-sea mining). Nel trasporto marittimo, le tariffe spot dei container continuano a scendere, mitigate da un aumento delle “blank sailings” (cancellazioni di viaggi), soprattutto sulle rotte transpacifiche influenzate dalle incertezze tariffarie USA-Cina. L’Europa continua a sostituire il gas russo con LNG statunitense.
  • Difesa: Si segnalano esercitazioni congiunte tra paracadutisti italiani (Folgore) e statunitensi (173ª Airborne) (“Amaranth Beret”). Proseguono i legami difesa tra Russia e India. Emerge il dibattito su un nuovo concept di drone anti-drone Airbus, la cui estetica ricorda le V1 tedesche.
  • Conclusioni: Il 25 aprile 2025 è una fotografia emblematica di un mondo multipolare instabile: commemorazioni solenni si intrecciano con guerre brutali, manovre diplomatiche ad alta tensione (spesso divisive tra alleati), crisi regionali incandescenti (Medio Oriente, Asia Meridionale) e profondi riassetti geoeconomici globali, il tutto sotto l’ombra lunga di un evento spirituale e diplomatico di portata storica come l’addio a Papa Francesco. La fragilità degli equilibri e la centralità dei rapporti di forza appaiono evidenti su tutti i teatri.

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