28-04-25 Dal mondo
28 Aprile 2025 2025-04-28 7:5828-04-25 Dal mondo
Mar Rosso – Medio Oriente
—Siria, decine di donne alawite rapite ogni giorno
–🇬🇧Update: Death Toll From Blast At Iran’s Bandar Abbas Port Rises To 40
Geopolitica
—Pace in Ucraina ha condizioni terribili. Times: “Per Kiev resta comunque l’opzione migliore”
—Von der Leyen accelera sul piano di riarmo e umilia il Parlamento
—UE. Bruxelles minaccia Atene: la crisi migratoria svela le crepe dell’Europa
—India-Pakistan: rischio escalation nucleare dopo attentato nel Kashmir
Geoeconomia
—La tregua di Trump e la ripresa europea dei mercati
—Porta d’accesso all’Africa: la nuova rotta commerciale Russia-Nigeria
—Perché Trump vuole un passaggio gratis su Suez? C’entra la Cina
–🇬🇧Trump Says US Ships Need Free Travel Through Panama, Suez Canals
Difesa
—Pilastro europeo della NATO, ecco come passare dalle idee ai fatti
—Dai sommergibili nucleari cinesi (e non solo) un nuovo paradigma per l’Intelligence moderna
–🇬🇧USS Nimitz vs. Shandong Aircraft Carriers: Who Wins?
Sintesi Geopolitica e Geoeconomica Globale
Evento Clou della Giornata: L’eco della devastante esplosione nel porto iraniano di Bandar Abbas (avvenuta venerdì ma con sviluppi domenica) domina le cronache. Con un bilancio pesantissimo (oltre 40 morti e 1200 feriti) e incendi ancora attivi, l’incidente – su cui aleggia forte il sospetto di sabotaggio – colpisce un nodo strategico vitale per l’Iran e per i flussi commerciali nel Golfo di Hormuz. La Russia offre supporto, evidenziando le dinamiche di alleanze nell’area.
- Geopolitica e Strategia Marittima: Il mare è teatro di confronto. Oltre all’incidente di Bandar Abbas, la Cina alza la tensione nel Mar Cinese Meridionale, piantando una bandiera su Sandy Cay, contesa con le Filippine. Pechino monitora attentamente anche le operazioni portuali globali (caso CK Hutchison). Sul fronte africano, si profila una nuova rotta commerciale Russia-Nigeria, segnale della crescente influenza russa nel continente. Nel Mediterraneo, Frontex minaccia la Grecia sulla gestione dei migranti, rivelando crepe nella coesione UE.
- Geoeconomia: L’incertezza domina. Mentre si registrano timidi segnali di distensione sui dazi USA-Cina (con smentita cinese), i mercati mostrano cautela. La Francia (CMA CGM) acquisisce asset logistici in Turchia, consolidando la sua presenza. Emergono nuovi ponti finanziari, come quello tra Europa e Azerbaigian (iSwiss). In Italia, la vittoria di Mediobanca in Generali scuote il panorama finanziario.
- Difesa: Il riarmo è tema caldo in Europa, con critiche alla Commissione Von der Leyen per la gestione poco trasparente dei fondi. La proposta di tregua di Hamas a Gaza si scontra con la prosecuzione degli attacchi israeliani. In Siria, la violenza persiste (rapimenti HTS) mentre le fazioni curde tentano l’unità. La Libia resta un fronte chiave nella sfida USA-Russia. In Italia, si prepara l’Aerospace Power Conference.
- Mediterraneo Allargato: Instabilità diffusa: dalla crisi umanitaria e politica in Siria e Libia (proxy war USA-Russia), al conflitto israelo-palestinese con spiragli diplomatici (proposta Hamas), fino alle tensioni migratorie tra UE e Grecia.
- Heartland Euro-asiatico: L’Iran è sotto i riflettori per l’esplosione e le sue implicazioni. L’incontro Trump-Zelensky a margine dei funerali del Papa suggerisce possibili nuovi canali negoziali sulla guerra in Ucraina. La Russia espande la sua influenza verso l’Africa.
- Teatro Operativo Boreale-Artico e Australe-Antartico: Nessuna notizia significativa emerge dalle fonti fornite per queste aree specifiche nella giornata del 27 aprile.
- Indopacifico: Le tensioni nel Mar Cinese Meridionale si intensificano. La dinamica USA-Cina resta centrale, tra possibili negoziati commerciali e sfide strategiche. Gli USA marcano una distanza storica boicottando le cerimonie per l’anniversario della fine della Guerra del Vietnam.
- Conclusioni: Il 27 aprile 2025 conferma un quadro globale frammentato. La competizione tra grandi potenze si gioca su più scacchieri (Medio Oriente, Africa, Indo-Pacifico), con il controllo delle rotte marittime e delle risorse energetiche come elemento chiave. L’instabilità in Medio Oriente (Iran, Gaza, Siria) rimane una fonte primaria di preoccupazione, mentre l’Europa dibatte sul proprio ruolo e la propria difesa. Diplomaticamente, si notano tentativi di dialogo (Hamas, Trump-Zelensky), ma la strada per la stabilità appare ancora lunga e incerta.