31-05-25 Dal mondo
31 Maggio 2025 2025-05-31 8:0531-05-25 Dal mondo
Mar Rosso – Medio Oriente
—Dalla Cisgiordania a Gaza: non c’è più tempo
—Disarmare Hezbollah: Iran e Libano rischiano di compromettere i rapporti?
—Curdi e governo siriano trovano un’intesa sulla gestione del campo di Al-Hawl
Geopolitica
—Germania. Merz fa di tutto e di più per armare l’Ucraina
—Trump – Putin e la tregua ucraina: l’Europa divisa tra realismo e sfiducia
—Il grande reset fra Londra e Bruxelles
—USA: stretta sugli studenti cinesi in nome della sicurezza nazionale
–🇬🇧Russia, Ukraine take spat to media ahead of new talks
–🇬🇧Welcome to the long war: Why a Ukraine deal was never realistic
–🇬🇧Why Trump must not walk away from Ukraine War talks
–🇬🇧The 2026 bill for the Ukraine war is already in the mail
–🇬🇧Could Ukraine’s Popular Spymaster Become a Political Rival for Zelensky?
Geoeconomia
—La Russia e l’economia di guerra nel 2025: tra crescita economica, petrolio e inflazione
—Non solo dazi: il lato finanziario dell’aggiustamento USA
—La UE apre all’industria turca. La Grecia protesta ma anche l’Italia dovrebbe preoccuparsi
—Trieste: l’asset strategico italiano per IMEC
–🇬🇧Will Trump’s tariffs survive US courts?
–🇬🇧Can Argentina Become a Petroleum Power?
Difesa
—L’Artico conteso. La competizione globale e il ruolo dell’Italia
—Rapporto DIA sulle minacce agli USA: Russia e Cina ai primi posti
—Deep Seek moment nei cieli pakistani
–🇬🇧Are We Ready for a ‘DeepSeek for Bioweapons’?
–🇬🇧Don’t Forget Resilience in European Defense
–🇬🇧RFA Stirling Castle to be transferred from Royal Fleet Auxiliary to Royal Navy
–🇬🇧How to Strengthen the US Navy on a Budget
–🇬🇧Turkish Navy launches 3rd Reis-class AIP submarine, TCG Muratreis
Sintesi Geopolitica e Geoeconomica di quanto accaduto il 30 maggio
Il 30 maggio 2025 si manifesta come una giornata emblematica di un’era geopolitica e geoeconomica in rapida e febbrile trasformazione. Le tensioni in teatri consolidati raggiungono nuovi picchi, mentre manovre strategiche, accelerate dall’innovazione tecnologica e da assertive politiche economiche, ridefiniscono gli equilibri di potere globali. Evento Clou della Giornata: La crisi israelo-palestinese raggiunge un nuovo picco. Una proposta USA per un cessate il fuoco di 60 giorni a Gaza, garantita da Trump, vede Netanyahu incline ad accettare scambi di ostaggi/prigionieri. Hamas, pur criticando l’assenza del ritiro israeliano e garanzie ONU sugli aiuti, sta valutando. Questo stallo minaccia la stabilità regionale, mentre nuovi insediamenti israeliani in Cisgiordania minano la soluzione a due Stati. La richiesta di Macron per il riconoscimento palestinese ha irritato Netanyahu, acuendo fratture diplomatiche. Cresce il dissenso interno contro Hamas a Gaza, mentre opposizioni in Italia chiedono lo stop alla cooperazione militare.
Geo-strategia e Conflittualità
La guerra in Ucraina rimane un banco di prova cruciale per la stabilità europea, con la capacità di Trump di mediare una pace che, secondo l’IISS, definirà la credibilità strategica USA. Sul campo, la Russia ha ammassato circa 50.000 truppe vicino Sumy, prefigurando un’offensiva estiva, e ha sferrato il suo più grande attacco aereo combinato (droni Shahed, missili Iskander), causando numerose vittime, nonostante possibili colloqui diretti a Istanbul il 2 giugno. Kiev cerca fondi per il 2026, mentre cresce la popolarità del capo dell’intelligence Budanov, potenziale rivale di Zelensky.
La vera rivoluzione sul campo di battaglia è tecnologica: i droni FPV, economici e letali, dominano le operazioni (stimati al 90% delle vittime), ridefinendo la guerra; aziende come PDW ne accelerano la produzione. Parallelamente, negli USA, Anduril e Meta sviluppano caschi a realtà estesa (XR) per “super soldati”, e Israele annuncia l’uso di laser ad alta potenza.
Le tensioni si riflettono altrove: la Polonia ha chiuso il consolato russo a Cracovia per presunti sabotaggi. Il Regno Unito ha istituito un Comando Cyber ed Elettromagnetico. L’intelligence russa accusa la Serbia di fornire munizioni all’Ucraina, mentre la Bielorussia riceve caccia Su-30SM2 da Mosca. Un rapporto DIA conferma Russia e Cina come principali minacce USA. Preoccupa il potenziale destabilizzante del ritorno dei veterani russi. Nel Medio Oriente, un’intesa curdo-siriana gestirà il campo di Al-Hawl; gli Houthi in Yemen rafforzano la sorveglianza con tecnologie russo-cinesi. Persistono tensioni Iran-Libano su Hezbollah e timori sulla non proliferazione nucleare.
Geo-economia, Industria, Mercati e Marittimità
La politica commerciale della seconda presidenza Trump, definita “coercive economic state-craft”, domina la scena globale. La saga dei dazi USA, inclusi i “Liberation Day tariffs” (IEEPA), prosegue tra battaglie legali e ripristini temporanei, prolungando un’incertezza costata alle imprese oltre 34 miliardi di dollari e che potrebbe pesare sull’Italia per un punto di PIL. I colloqui commerciali USA-Cina sono in stallo, con una possibile telefonata Trump-Xi per sbloccare la situazione; l’impatto sull’industria è tangibile, con Volvo Cars che annuncia tagli occupazionali.
Washington punta a riequilibrare i pagamenti, rafforzare il dollaro (regolamentando le stablecoin) e mantenere severi controlli sull’export di tecnologie critiche (AI, colpendo Synopsys in Cina) per contenere Pechino, nonostante l’annullamento della “AI Diffusion Rule” di Biden. Il piano fiscale “One Big Beautiful Bill” (tagli fiscali, più spesa militare) rischia di aggravare i deficit. La revisione delle politiche EV minaccia gli incentivi IRA, sebbene l’accordo Nippon Steel-US Steel sia stato approvato.
Sul fronte energetico, gli USA valutano il rilancio di gasdotti nel Nord-Est. La Russia prepara la sua “flotta ombra” GNL per la rotta artica, affidandosi all’economia di guerra (crescita, ma rischi inflazione/prezzo petrolio). Le petroliere G7 tornano al greggio russo col calo dei prezzi sotto il cap.
Globalmente, un summit ASEAN-GCC-Cina promuove l’innovazione digitale. L’UE lamenta una censura online USA più stringente del DSA. Cresce l’adozione di blockchain/cripto in Africa/Golfo (Kazakhstan pianifica CryptoCity). Trieste si conferma hub strategico (India, IMEC). La US Coast Guard modernizza le ispezioni.
Geopolitica e Relazioni Internazionali
Al Shangri-La Dialogue, il Segretario alla Difesa USA Hegseth rassicura gli alleati indo-pacifici sull’affidabilità di Washington, mentre Pechino corteggia le nazioni insulari del Pacifico. Giappone e Canada cercano di ridurre la dipendenza militare dagli USA, guardando all’Europa per nuove sinergie. Gli USA hanno ristretto i visti per studenti cinesi in settori “sensibili”.
Nel Medio Oriente, le monarchie del Golfo tentano di “ammorbidire” la posizione di Trump sull’Iran. L’Arabia Saudita preme su Teheran per un nuovo accordo nucleare, ma tensioni E3 (Francia, Germania e Regno Unito)-Iran (rischio sanzioni snapback ONU) complicano i negoziati. L’Iraq è in bilico tra l’Iran, suo principale alleato regionale dopo la caduta di Assad, e la riduzione delle forze USA. I colloqui Trump-Putin sull’Ucraina preoccupano la Moldova per il suo futuro pro-UE.
El Salvador diventa “paese terzo sicuro” per le deportazioni USA. In Europa, cauto riavvicinamento UE-UK sulla difesa (SAFE) e discussioni su un “grande reset” post-Brexit. Dibattito sul coinvolgimento della difesa turca in programmi UE (proteste greche). Si attende il ballottaggio presidenziale in Polonia. La Corea del Sud ricalibra la politica estera progressista verso il pragmatismo. Elon Musk lascia il DOGE. L’Arabia Saudita riceve messaggi da Putin.
Analisi dei Teatri Operativi:
• Mediterraneo Allargato. Dominato dalla crisi israelo-palestinese (Gaza, Cisgiordania, negoziati Witkoff, reazione Hamas, M5S). Tensioni elevate su Iran (nucleare, pressioni E3, relazioni con Libano per Hezbollah). Iraq in bilico (influenza iraniana, ritiro USA). Siria (gestione campo Al-Hawl). Yemen (rafforzamento Houthi con tecnologia russo-cinese). Instabilità nel Sahel (attività jihadiste). Trieste come hub strategico. Discussioni UE sulla cooperazione con la difesa turca.
• Heartland Euro-asiatico. Epicentro del conflitto ucraino (offensiva russa a Sumy, attacchi aerei, impiego massiccio di droni, aiuti tedeschi, presunte forniture serbe, ruolo di Budanov). La Russia consolida la sua economia di guerra, rafforza militarmente la Bielorussia (Su-30SM2) e intensifica l’uso dei Cosacchi e operazioni ibride (Polonia). La Cina affronta la stretta USA sugli studenti e prosegue l’espansione della sua influenza tecnologica (BeiDou, cyber-spionaggio). Il Kazakhstan punta a diventare un hub per le criptovalute.
• Teatro Operativo Boreale-Artico. La Russia prepara la sua “flotta ombra” per la rotta artica del GNL. Gli USA sostengono infrastrutture energetiche interne (gasdotti). Il Canada e il Giappone (quest’ultimo con proiezione artica) rivedono le strategie di difesa cercando alternative agli USA. Il Regno Unito istituisce un nuovo comando cyber. Tensioni implicite USA-Russia riflesse nel rapporto DIA. Dinamiche del price cap G7 sul petrolio russo.
• Teatro Operativo Australe-Antartico. La Cina aumenta la sua presenza diplomatica ed economica nelle isole del Pacifico meridionale. In America Latina, El Salvador collabora con gli USA sulle deportazioni. L’Africa vede una crescente adozione di blockchain per affrontare sfide locali (finanza, energia).
• Indopacifico. Cuore della competizione USA-Cina, evidenziata dallo Shangri-La Dialogue. Impatto dei dazi USA e delle politiche commerciali sui flussi regionali. Il Giappone e la Corea del Sud (con la sua politica estera in ricalibrazione) navigano le complesse dinamiche imposte da Washington. Summit ASEAN-GCC-Cina sull’innovazione digitale. Approvazione dell’accordo Nippon Steel-US Steel. L’India si conferma attore chiave per rotte marittime e partnership economiche. L’India contrasta il cybercrimine che replica modelli del Sud-Est asiatico (truffe “pig butchering”). Sanzioni USA a un provider filippino per “infrastructure laundering”.
Conclusioni e Possibili Sviluppi
Il 30 maggio 2025 rivela un mondo fluido e instabile: conflitti, guerre commerciali e competizione tecnologica si intrecciano, superando una diplomazia in affanno di fronte a eventi rapidi.
Temi da monitorare nei prossimi giorni:
- Gaza e Dintorni. La risposta formale di Hamas alla proposta di tregua e le concrete azioni israeliane (sia a Gaza che in Cisgiordania) saranno dirimenti. La situazione umanitaria resta sull’orlo del collasso.
- Fronte Ucraino. L’evoluzione dell’ammassamento di truppe russe vicino Sumy e l’esito degli eventuali colloqui di Istanbul del 2 giugno potrebbero segnare una nuova fase del conflitto o un ulteriore stallo. L’impatto delle nuove tecnologie belliche (droni, contromisure) continuerà a essere decisivo.
- Politica Commerciale Globale. Gli sviluppi della battaglia legale sui dazi USA e l’esito di un’eventuale interazione diretta Trump-Xi avranno ripercussioni immediate sui mercati globali e sulle catene di approvvigionamento.
- Negoziati sul Nucleare Iraniano. Le mosse dei vari protagonisti del panorama internazionale potrebbero portare a una recrudescenza delle tensioni o a inaspettate, seppur difficili, aperture diplomatiche.
- Riallineamenti Strategici nella Difesa. Le decisioni di Paesi come Giappone, Canada ed attori europei nel diversificare le proprie forniture e capacità militari segnalano una potenziale ridefinizione delle architetture di sicurezza consolidate.
- Corsa Tecnologica e Cyber Warfare. L’aumento delle attività cyber ostili, la competizione sugli standard tecnologici (AI, semiconduttori, sistemi di navigazione) e la resilienza delle infrastrutture critiche (digitali ed energetiche) rimarranno fronti caldi.
La giornata conferma come in un mondo multipolare frammentato, le crisi regionali abbiano immediate e profonde ripercussioni sistemiche, richiedendo una vigilanza costante e una capacità di adattamento strategico senza precedenti.