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01-05-25 Dal mondo

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01-05-25 Dal mondo

Israele aggressivo, Turchia ambiziosa e Iran opaco

–🇬🇧For Saudi Arabia, Normalization with Israel Doesn’t Make Sense Now

–🇬🇧Why Iran Won’t Come to a Deal Quickly

La riconquista del Kursk

Dopo le persone anche i capitali: la guerra spoglia due volte l’Ucraina

Ecco la via dell’Artico, con Tokyo

La guerra ai narcos che sta sconvolgendo il Messico

–🇬🇧Delisting the Taliban: What’s Driving Moscow’s New Afghanistan Policy?

–🇬🇧Azerbaijan-Armenia-Georgia Trilateral Format May be Platform for Regional Decision-Making

BCE: i piani di riarmo europeo ostacolano la lotta al debito

L’evoluzione della diplomazia dei dazi

La “nuova globalizzazione” di Trump?

–🇬🇧Trump’s Tariffs are Replacing Sanctions

–🇬🇧China’s yuan challenge: Navigating a US dollar- dominated global economy

–🇬🇧Trump and Congress Chart a New Course on U.S. Maritime Policy

–🇬🇧What’s in the SHIPS for America Act? Key Provisions to Restore U.S. Maritime Power

Sipri: spese militari record, la Germania trascina il riarmo dell’Europa

–🇬🇧Always at War’ strives to answer the question: why?

–🇬🇧French Navy tests one-way attack USV against target at sea

Evento Clou della Giornata: L’impatto delle politiche dell’amministrazione Trump emerge come filo conduttore. La guerra dei dazi, vista non più solo come strumento economico ma come leva geopolitica, genera incertezza e ridisegna le relazioni commerciali (come evidenziato dal calo degli scambi USA-Cina e dalle tensioni con partner storici come il Canada). Internamente, lo scontro con le università USA segnala una battaglia culturale e di potere sull’autonomia accademica. Questa assertività si riflette anche in politica estera, con ipotesi di azioni militari contro i cartelli messicani e un possibile ammorbidimento tattico sull’Iran, mentre si mina la fiducia nel multilateralismo.

  • Geopolitica e Strategia Marittima: La competizione marittima si intensifica. Gli Stati Uniti lanciano il SHIPS for America Act, un ambizioso piano bipartisan per rivitalizzare la flotta e il settore cantieristico nazionale, in diretta contrapposizione alla crescente potenza marittima cinese. Parallelamente, la Russia aggira le sanzioni rinominando e cambiando bandiera a navi metaniere GNL per i progetti artici.
  • Geoeconomia: L’economia globale risente delle tensioni. Gli USA registrano una contrazione economica, in parte dovuta all’impennata delle importazioni pre-tariffe. LaCina ritarda la pubblicazione dei dati commerciali. La corsa al riarmo globale (con la Germania in forte ascesa, secondo SIPRI) preoccupa la BCE, che avverte sui rischi per la riduzione del debito nei paesi UE, Italia inclusa. La competizione si estende allo spazio, con la “guerra orbitale” tra Bezos e Musk per il dominio della connettività globale.
  • Difesa: Il fronte ucraino vede la Russia intensificare l’offensiva, puntando su Pokrovsk e dichiarando la riconquista totale della regione di Kursk, erodendo la leva negoziale di Kiev. L’esercitazione italiana “Gazza Ladra” sottolinea l’importanza delle forze speciali. Aumenta la spesa militare globale, mentre emergono purghe ai vertici dell’esercito cinese (PLA) e tensioni intorno a Taiwan.
    • Mediterraneo Allargato: Persiste l’instabilità: comunicato congiunto degli Stati del Sahel (AES) che rafforza l’asse tra Mali, Niger e Burkina Faso; la tragedia dei migranti al largo di Sfax (Tunisia); l’allarme di MSF sul blocco degli aiuti a Gaza; e l’indagine sul vasto blackout in Spagna e Portogallo.
    • Heartland Euro-Asiatico: Oltre al conflitto ucraino, si nota il tentativo di dialogo trilaterale tra Azerbaijan, Armenia e Georgia per la stabilità nel Caucaso meridionale. La Russia ribadisce la sua ossessione per la profondità strategica rispetto alla NATO.
    • Teatro Operativo Boreale-Artico: La Russia manovra per mantenere operative le sue rotte energetiche artiche nonostante le sanzioni (reflagging navi GNL).
    • Teatro Operativo Australe-Antartico: La presenza cinese è segnalata dalla visita dell’ice-breaker Xue Long 2 a Hobart (Australia), indicando un interesse scientifico e strategico nell’area.
    • Indopacifico: Il teatro è al centro della competizione USA-Cina. Riflessioni sul 50° anniversario della fine della guerra del Vietnam si intrecciano con le attuali tensioni. La politica dei dazi USA e il terrorismo (attacco in Kashmir) complicano il riavvicinamento Cina-India. L’Australia cerca un equilibrio tra legami economici e preoccupazioni per la sicurezza (visite navali cinesi). L’Indonesia respinge l’interesse russo per basi in Papua.
  • Conclusioni: Il 30 aprile 2025 mostra un panorama globale frammentato, caratterizzato da una assertività statunitense che privilegia strumenti unilaterali (tariffe, pressioni) e da una Russia militarmente offensiva in Ucraina. La competizione geoeconomica e strategica, specialmente nell’Indopacifico e nel dominio marittimo, si acuisce, mentre crisi umanitarie e instabilità regionali (Sahel, Gaza, Mediterraneo) continuano a richiedere urgente attenzione. La crescente spesa per la difesa a livello globale solleva interrogativi sulla sostenibilità economica a lungo termine.

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