03-06-25 Dal mondo
3 Giugno 2025 2025-06-03 7:4903-06-25 Dal mondo
Mar Rosso – Medio Oriente
—Turchia: la rete segreta di Ankara per il controllo dei Balcani
–🇬🇧Ambassador: US to reduce military bases in Syria ‘to one’
Geopolitica
—Droni ucraini sulle basi dei bombardieri strategici russi
—Russia. Gli attacchi ucraini ai bombardieri strategici: una mossa che rischia l’escalation
—L’attacco ai bombardieri russi ed il futuro della deterrenza nucleare
—I droni ucraini, le basi russe e la ‘pista Kazakstan’
—Come proseguiranno i negoziati tra Ucraina e Russia. Gli scenari di Jean
—La vittoria di Nawrocki e la mutazione della sicurezza europea
—Mediterraneo, da linea di frattura a spazio strategico. Il commento dell’amb. Castellaneta
—La Cina si espande in Micronesia e gli USA…
–🇬🇧How Ukraine’s Drone Strike Changed the Rules of War
–🇬🇧What Is Ukraine’s Operation Spiderweb?
–🇬🇧Hegseth: The US will remain an Indo-Pacific power
Geoeconomia
—Petrolio, assedio russo-saudita agli USA: sfida allo shale oil
—Sotto i fondali, nuove opportunità energetiche attendono l’Italia. Il racconto di Caffio
Difesa
–🇬🇧Russia launches landing ship ‘Vladimir Andreyev’ at Kaliningrad
–🇬🇧UK to Expand Submarine Fleet in Shift to ‘Warfighting Readiness’
–🇬🇧First Arafura Offshore Patrol Vessel delivered through RMP-West
–🇬🇧Government commits to building 12 SSN-AUKUS submarines
Sintesi Geopolitica e Geoeconomica di quanto accaduto il 2 giugno
Allarme Rosso Globale: L’Ucraina Colpisce il Cuore Nucleare Russo, Negoziati Incerti
Il 2 giugno 2025 si è stagliato come una giornata di acuta tensione globale, definita da una drammatica escalation militare nel conflitto ucraino, da verdetti elettorali di portata strategica e da persistenti scossoni geoeconomici. La convergenza di un audace attacco ucraino contro asset strategici russi, l’affermazione nazionalista in Polonia e l’imminente, cruciale, voto in Corea del Sud ha dipinto un quadro di profonda incertezza e potenziale deflagrazione.
Evento Clou della Giornata: “Operazione Spiderweb” e il Rischio Nucleare
L’evento catalizzatore della giornata è stata la cosiddetta “Operazione Spiderweb”: un attacco coordinato e in profondità condotto dall’Ucraina (rivendicato dal SBU) con droni contro almeno cinque basi aeree russe (tra cui Dyagilevo, Belaya, Olenya), che ospitano bombardieri strategici (Tu-95, Tu-22M) e velivoli A-50, alcuni dei quali componenti della deterrenza nucleare di Mosca. Questa azione, definita una “Pearl Harbor russa”, è stata interpretata come il superamento di “linee rosse” della dottrina nucleare russa (aggiornata nel 2024), che contempla una risposta nucleare anche ad attacchi convenzionali contro infrastrutture critiche. La tempistica, alla vigilia del secondo round di colloqui di pace a Istanbul, suggerisce un deliberato tentativo di sabotare i negoziati, provocando una reazione russa o inducendo Mosca al ritiro, con presunto incoraggiamento o assistenza da parte di attori occidentali (USA, UK, Francia, Germania).
Geo-strategia e Conflittualità: Fronti Multipli e Riarmo
Mentre i colloqui Russia-Ucraina a Istanbul procedevano senza progressi apparenti, definiti “un’illusione” data l’inconciliabilità delle posizioni, il fronte militare si infiammava. Nel Mediterraneo Allargato, il conflitto israelo-palestinese continuava a mietere vittime (incidente a Gaza con oltre 30 morti palestinesi, Israele nega) e a generare tensioni internazionali (attacco in Colorado contro una manifestazione pro-Israele, dibattito sul termine “genocidio”, polemiche su nuove ONG umanitarie). L’Iran restava un fattore di instabilità, con Panama che difendeva il proprio registro navale da accuse di elusione sanzioni. La Turchia proseguiva la sua influenza nei Balcani, mentre il Regno Unito riconosceva il piano marocchino per il Sahara Occidentale e annunciava l’espansione della sua flotta di sottomarini nucleari d’attacco in chiave anti-russa (“prontezza al combattimento”). Gli USA annunciavano una riduzione delle proprie basi in Siria. La Lituania, intanto, intensificava la propria militarizzazione.
Geo-economia, Industria, Mercati e Marittimità: Tariffe, Energia e Volatilità
La geo-economia era scossa dalle politiche protezionistiche USA: l’annuncio di Trump di raddoppiare i dazi su acciaio e alluminio al 50% ha colpito i produttori asiatici (Corea del Sud, Vietnam) e, insieme alle tensioni USA-Cina, ha causato un calo di borse e dollaro. Sul fronte energetico, l’OPEC+ ha mantenuto gli aumenti di produzione, spingendo al rialzo i prezzi del petrolio, in quello che alcuni vedono come un “assedio” allo shale oil USA. L’UE ha varato sanzioni contro la “flotta ombra” di metaniere russe (progetto Yamal LNG). Significativa l’acquisizione di Blueprint Medicines da parte di Sanofi (>9 mld $) e la negoziazione del mega-progetto GNL in Tanzania (42 mld $). Moody’s ha declassato l’outlook del Brasile. Nel settore marittimo, si registravano impennate delle tariffe transpacifiche, mentre l’industria esplorava data center galleggianti a propulsione nucleare (ABS) e il riciclaggio navale verde (ONE).
Geopolitica e Relazioni Internazionali: Venti di Cambiamento
In Europa, l’elezione del nazionalista Karol Nawrocki alla presidenza della Polonia ha inferto un colpo all’agenda pro-UE del governo Tusk e a Bruxelles. Nell’Indopacifico, l’attenzione era catalizzata dalle elezioni presidenziali in Corea del Sud (3 giugno), con il liberale Lee Jae-myung favorito, un esito che potrebbe ridisegnare gli equilibri regionali. La Cina proseguiva la sua espansione infrastrutturale nel Pacifico (pista aerea a Kiribati). Le Nazioni Unite si preparavano a eleggere nuovi membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza. In America Latina, cresceva l’allarme per l’influenza del narcotraffico (Paraguay, Brasile).
Analisi dei Teatri Operativi:
• Mediterraneo Allargato. Epicentro di tensioni (Gaza, Mar Nero, Iran), con riallineamenti diplomatici (Sahara Occ.) e influenza turca.
• Heartland Euro-asiatico. Dominato dall’escalation russo-ucraina (rischio nucleare) e dalle manovre cinesi.
• Teatro Boreale-Artico. Crescente militarizzazione (UK, Lituania), competizione energetico-strategica (attacco a Olenya, sanzioni Yamal) e svolta politica polacca.
• Indopacifico. Altamente dinamico con le elezioni sudcoreane, le politiche tariffarie USA, l’espansione cinese e la sicurezza dei cavi sottomarini.
• Teatro Australe-Antartico. Subisce le ricadute globali, con focus su narcotraffico (LatAm) e accordi energetici (Africa).
Conclusioni e Possibili Sviluppi:
Il 2 giugno 2025 ha tracciato un quadro di elevatissima incertezza e rischio. I temi con maggiore probabilità di sviluppi imminenti sono:
- La risposta della Russia all'”Operazione Spiderweb”. Un’escalation militare o diplomatica è quasi certa, con implicazioni imprevedibili.
- L’esito delle elezioni presidenziali in Corea del Sud (3 giugno) e il conseguente riallineamento nell’Indopacifico.
- Il destino dei colloqui Russia-Ucraina, forse ormai fortemente compromessi.
- Le dinamiche interne all’UE post-elezione presidenziale polacca.
- La persistente crisi a Gaza, con rischio costante di allargamento.
Il mondo è sospeso, in attesa delle prossime mosse sui molteplici scacchieri globali. La stabilità appare un miraggio lontano.