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08-05-25 Dal mondo

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NEWS

08-05-25 Dal mondo

–🇬🇧The Coming Clash Over Syria

–🇬🇧US Gaza pier op was more than a flop, it was a gigantic hazard

–🇬🇧US-Houthi Ceasefire Deal Does Not Include Israel

–🇬🇧Trump considering US-led Iraq-style occupation of Gaza

India-Pakistan, escalation pericolosa

Kashmir. Una crisi annunciata tra India e Pakistan in un mondo multipolare

Escalation India-Pakistan: cosa sta succedendo e come siamo arrivati fin qui

India-Pakistan, la guerra è anche nei cieli

La nuova guerra dell’acqua tra Tajikistan e Uzbekistan

UE, altro flop di Ursula: la Corte dei Conti boccia il riarmo

UE. Il Parlamento europeo chiede di sospendere il processo di adesione della Turchia

Il rafforzamento dei rapporti tra Canada ed Unione Europea

Milorad Dodik e una secessione complicata

Extra Omnes! Il rito secolare del Conclave e il futuro della chiesa globale

–🇬🇧The India-Pakistan Clash: Welcome to the Post-Unipolar World

–🇬🇧Could India and Pakistan Fight a Nuclear War? Here’s What to Know

–🇬🇧How the India-Pakistan Crisis Puts U.S. Strategy to the Test

–🇬🇧The next pope may be African—or not. Either way, Africa is at the forefront of today’s Roman Catholic Church

Guerra tra produttori e rischio recessione, e il prezzo del petrolio cola a picco

Gli USA lanciano una nuova politica per la cantieristica navale

–🇬🇧An Overlooked Trade War: Europe’s Digital Trade War Against American Innovators

Il nuovo caccia turco entro il 2028. Ma rimane il dilemma F-35

–🇬🇧Jet landing on USS Truman goes overboard, forcing pilots to eject

–🇬🇧IAI & HAI Sign Strategic MoU to Offer the Hellenic Navy Advanced BlueWhale Autonomous Submarine System

–🇬🇧From PPA to PPA EVO: the evolution of Fincantieri’s Multi Purpose Combat Ship project

Evento Clou della Giornata. L’escalation militare tra India e Pakistan nella regione del Kashmir domina la scena. L’India ha condotto raid aerei e missilistici (“Operazione Sindoor”) contro presunti campi jihadisti in territorio pakistano, in rappresaglia a un attentato di fine aprile. Nuova Delhi ha subito la perdita di alcuni velivoli, segnalando un confronto ad alta intensità tra le due potenze nucleari, il più grave degli ultimi vent’anni. Parallelamente, a Roma, si è aperto il Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice, un evento dal profondo significato spirituale e dalle implicazioni geopolitiche globali, con particolare attenzione al futuro ruolo della Chiesa in Medio Oriente e Africa.

  • Geopolitica e Strategia Marittima. Le acque globali restano un teatro di confronto. Gli Stati Uniti annunciano piani per designare navi coinvolte nell’evasione delle sanzioni contro la Corea del Nord e perdono un secondo caccia F/A-18 nel Mar Rosso per un incidente in appontaggio. Prosegue l’impegno USA per rivitalizzare la propria cantieristica navale (SHIPS for America Act). Intanto, un cessate il fuoco tra USA e Houthi nello Yemen non sembra includere la cessazione degli attacchi Houthi contro navi legate a Israele, mantenendo alta la tensione nel Mar Rosso, dove il porto di Ras Isa diventa un nuovo punto critico. Wärtsilä lancia un innovativo sistema di cattura del carbonio per navi.
  • Geoeconomia. Il calo del prezzo del petrolio riflette timori di recessione globale e divergenti strategie dei produttori. La Cina consolida la sua leadership nell’auto elettrica, puntando alla conquista dei mercati mondiali. L’amministrazione Trump introduce una tariffa base del 10% su tutti gli import USA, ridefinendo le politiche commerciali. L’UE affronta critiche dalla Corte dei Conti per il riarmo finanziato a scapito di altre politiche, mentre l’Italia vara un piano da 109 milioni per l’export e aziende italiane esplorano cooperazioni industriali in Siria.
  • Difesa. La corsa al riarmo è evidente: i Paesi Baltici (Lettonia, Polonia, Lituania, Estonia) seguono una linea dura, “rottamando” il Trattato di Ottawa e sdoganando l’uso di mine antiuomo come deterrente anti-russo. Gli USA assegnano a Boeing il contratto per il nuovo caccia di 6a generazione F-47 Thunderbolt III. Il Pentagono, tuttavia, affronta critiche per la probabile mancata revisione dei conti fino al 2028.
    • Mediterraneo Allargato. La Siria tenta un riavvicinamento all’Europa: il presidente Ahmad al-Sharaa è ricevuto a Parigi da Macron, puntando al riconoscimento europeo. In Medio Oriente, l’Iran accusa Netanyahu di voler trascinare gli USA in un disastro regionale. L’amministrazione Trump valuta un’occupazione di Gaza a guida statunitense e accorpa l’ufficio per gli Affari Palestinesi all’ambasciata a Gerusalemme. La Turchia vede il Parlamento UE chiedere la sospensione del suo processo di adesione. In Bosnia, Milorad Dodik cerca appoggi a Washington. Il Marocco avvia iniziative per le zone terremotate e per la riserva di beni di prima necessità.
    • Heartland Euro-Asiatico. La guerra in Ucraina prosegue senza sosta: la tregua di tre giorni proposta da Putin per le celebrazioni della vittoria sul nazismo è saltata, con attacchi ucraini nella regione di Kursk. Le tensioni idriche si acuiscono in Asia Centrale tra Tagikistan e Uzbekistan per la diga di Rogun e le acque dell’Amu Darya. Missioni diplomatiche italiane toccano Lituania e Norvegia.
    • Teatro Operativo Boreale-Artico. L’attività principale riportata è la missione diplomatica italiana in Norvegia, che sottolinea l’interesse per la regione.
    • Teatro Operativo Australe-Antartico. Dalle fonti analizzate, non emergono eventi specifici di rilievo per questa giornata.
    • Indopacifico. Oltre al già citato conflitto indo-pakistano, si segnala la continua evoluzione della politica estera cinese, con un focus persistente sulla questione di Taiwan. Il Vietnam vede aumentare importazioni dalla Cina ed esportazioni verso gli USA, in un contesto di contrasto alle frodi commerciali.
  • Conclusioni. Il 7 maggio 2025 evidenzia un mondo multipolare attraversato da crisi interconnesse. L’escalation nell’Indopacifico, la diplomazia febbrile siriana, le tensioni persistenti in Ucraina e nel Mar Rosso, unite alle manovre geoeconomiche e al riarmo, dipingono un quadro di profonda instabilità. La giornata sottolinea come vecchi conflitti si riaccendano con nuova intensità mentre nuove sfide, dalla sicurezza energetica alla competizione tecnologica, ridefiniscono le priorità globali. Le scelte del nuovo Conclave e le politiche della rinnovata amministrazione Trump saranno fattori determinanti per gli equilibri futuri.

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