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16-05-25 Dal mondo

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16-05-25 Dal mondo

La nuova fase dello Yemen

–🇬🇧The desperation of Gaza famine denialism

–🇬🇧Turkey’s Middle-Power Dilemma

Ucraina-Russia: le trattative di Istanbul restano sul tavolo

Politica, geopolitica e etica

Geopolitica vaticana

Dall’Imec a Trump, cosa c’è sul tavolo del Forum Italia–Emirati

Libia, gli USA tornano a farsi sentire

Canale di Panama. We bought it, we paid for it, we built it

Tra frontiere e diritti: il cammino degli invisibili della rotta balcanica

–🇬🇧Europe’s sticks are a little limp

–🇬🇧India–Pakistan drone and missile conflict: differing and disputed narratives

–🇬🇧PRC and Russia Operationalize Strategic Partnership

La Colombia entra nella Nuova Via della Seta cinese

–🇬🇧Azerbaijan and People’s Republic of China Strengthen Renewable Energy Partnership

–🇬🇧The U.S. Needs a Bold Strategy to Win the U.S.-China Tech Race

–🇬🇧Shipbuilding to Citizenship: solving the US skills shortage with immigration

L’incertezza non porti all’inazione. L’allarme di Cavo Dragone dal Comitato militare NATO

Russia e NATO, la corsa ai droni ‘polari’

Una flotta di droni? La marina di Mosca si crea le sue unità unmanned

–🇬🇧In Details: The Italian Navy’s new ASW-enhanced Bergamini-class FREMM

–🇬🇧Royal Navy’s first XLUUV formally named XV Excalibur

–🇬🇧Royal Marine, General Sir Gwyn Jenkins appointed First Sea Lord

–🇬🇧Bayraktar TB3 conducts first shipborne live-firing at Denizkurdu 2025 exercise

–🇬🇧Military Revolutions from the Spanish Tercio to First-Person View Drones

Evento Clou. Il focus è catalizzato dai colloqui Russia-Ucraina in Turchia. Con una mossa a sorpresa, il Cremlino ha inviato una delegazione di basso profilo, senza Vladimir Putin, smorzando le aspettative di un incontro diretto con il presidente ucraino Zelenskiy. La mossa di Mosca, definita da alcuni analisti come un “rallentamento calcolato”, lascia Kiev e gli osservatori internazionali in attesa di sviluppi. Parallelamente, l’ex presidente USA Donald Trump, dopo aver ventilato una sua possibile partecipazione, ha smentito una sua tappa a Istanbul, pur rilasciando dichiarazioni dirompenti su un imminente accordo nucleare con l’Iran, notizia accolta con cautela da Teheran che parla di “distanze ancora da colmare”.

  • Geo-strategia e Guerre. Il fronte ucraino vede la Russia intensificare la difesa aerea di Mosca con i nuovi caccia MiG-35 contro i droni ucraini. Nel Medio Oriente, la tensione resta altissima: raid israeliani su Gaza hanno causato oltre 115 vittime palestinesi (secondo fonti locali), mentre Stati Uniti e mediatori arabi spingono per un cessate il fuoco. La Siria intravede una nuova era economica grazie alla fine delle sanzioni USA annunciata da Trump, con aspettative di un afflusso di capitali. In Libia, si intensifica la competizione tra Turchia, Russia e un rinnovato interesse statunitense. La crisi del Kashmir si acuisce con raid aerei indiani sul Pakistan, ispirati – secondo alcune analisi – al modello israeliano. Anche lo Yemen torna al centro dell’attenzione con bombardamenti USA seguiti da un’annunciata tregua con gli Houthi.
  • Geo-economia. Industria e Mercati. L’economia britannica registra una crescita superiore alle attese, nonostante le sfide fiscali interne e le guerre commerciali di Trump. Le aziende europee mostrano resilienza negli ultimi trimestri, ma l’incertezza domina a causa dei dazi, con l’APEC che avverte di un drastico rallentamento dell’export. Il mercato cinematografico di Cannes vive nell’ansia per la proposta di Trump di dazi al 100% sui film stranieri. Le “pause e aggiustamenti” sembrano la nuova norma commerciale USA, con accordi parziali (Regno Unito) e congelamenti tariffari (Cina). Nissan affronta una dura ristrutturazione. In Italia, nasce Nuclitalia (Enel, Ansaldo, Leonardo) per il nucleare di nuova generazione, mentre l’UE pianifica l’azzeramento dell’energia russa entro il 2027, con ricadute sull’industria chimica. Mario Draghi spinge per un “disaccoppiamento strategico” europeo dagli USA. La Cina, intanto, rafforza la sua presenza in America Latina con l’adesione della Colombia alla Nuova Via della Seta.
  • Geopolitica per Teatri Operativi:
    • Mediterraneo Allargato. Epicentro di crisi multiple (Gaza, Libia, Siria) e tensioni interne (Turchia con l’arresto del sindaco di Istanbul, Ungheria con strette sulla società civile). La Rotta Balcanica resta un nervo scoperto per i diritti dei migranti. L’Italia cerca di rafforzare i legami con i Caraibi. La Cina consolida la sua influenza nel Mar Rosso. La crisi del Kashmir si intensifica.
    • Heartland Euro-asiatico. Dominato dalla questione ucraina e dalla diplomazia di Istanbul. La Polonia si avvia a elezioni presidenziali cruciali. La Germania dibatte sul proprio “nuovo militarismo”. Preoccupa la situazione della minoranza ungherese in Transcarpazia.
    • Teatro Operativo Boreale-Artico. Si accende la competizione tecnologica tra NATO e Russia per lo sviluppo di droni capaci di operare in condizioni estreme. La NASA scopre resti di una base nucleare USA sotto i ghiacci della Groenlandia.
    • Teatro Operativo Australe-Antartico. Nessuna notizia di rilievo specifico ad esclusione della già indicata informazione relativa all’adesione della Colombia al sistema cinese legato alla Nuova Via della Seta.
    • Indopacifico. La Cina espande la sua influenza economica (Nuova Via della Seta) e si scontra commercialmente con gli USA, mettendo a rischio l’Europa di diventare un “mercato di scarico”. L’APEC lancia l’allarme sull’export.
  • Conclusioni. Il 15 maggio 2025 riflette un panorama globale frammentato e instabile. Le iniziative diplomatiche, pur presenti, appaiono tattiche e prive di svolte definitive, come dimostrano i colloqui sull’Ucraina e le dichiarazioni sull’Iran. Le guerre regionali continuano a mietere vittime e a destabilizzare intere aree. Sul fronte economico, la resilienza si scontra con le incertezze generate da politiche protezionistiche e dalla competizione tra grandi potenze, mentre l’Europa cerca una sua autonomia strategica. La giornata sottolinea come le dinamiche di potere, le crisi irrisolte e le nuove frontiere tecnologico-militari (Artico, droni) stiano ridisegnando gli equilibri, spesso a scapito della stabilità e dei diritti.

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