18-04-25 Dal mondo
18 Aprile 2025 2025-04-18 8:0818-04-25 Dal mondo
Mar Rosso – Medio Oriente
—Trump ha fermato un attacco all’Iran
–🇬🇧U.S. Forces Strike Houthi Fuel Port in Yemen
Geopolitica
—Da Gaza a Kyiv via Washington
—USA. Meloni vola a Washington, per guardare al futuro
—‘Incontrarsi a metà strada’ sui dazi: alla corte di Trump una Meloni europeista
—Cesare Pozzi e il cambio d’epoca in atto
—Perché ci saranno cose turche fra Turchia e Italia
—Cacciari: ‘UE è un fallimento, Trump ha ragione’
—Berlino ha il suo nuovo governo
—Come proteggere i cavi sottomarini. Taiwan guarda al Baltico
–🇬🇧‘It’s 2025 not 1939!’ EU threats over Russia Victory Day draw backlash
–🇬🇧What a militarized Svalbard would mean for Russia
–🇬🇧How Turkey Can Help Defend Europe
–🇬🇧Trump Isn’t Scared of European Resolve
–🇬🇧China’s head-of-state and defence diplomacy
Geoeconomia
—Cina. Una guerra con gli USA tra dazi e nuove tecnologie
—USA. Trump alza la posta: dazi fino al 245% sulla Cina
Difesa
—Gli USA non abbandoneranno la NATO, ma l’Europa deve fare di più. L’intervento di Cavo Dragone
—Dall’algoritmo al campo di battaglia
—Il caso Jordanov e il gioco sporco dei segreti
—L’ipersonico serve? Ecco cosa ne pensano gli USA
–🇬🇧Thinking through Deception on the Electromagnetic Spectrum
–🇬🇧U.S. Deploys Anti-Ship Missiles Near Taiwan in the Luzon Strait
–🇬🇧The Avoidable USS Hartford-USS New Orleans Collision Cost the Navy Millions
Sintesi Geopolitica e Geoeconomica Globale
Evento Clou: Meloni da Trump, l’Europa alla prova dei dazi
Il vertice tra la Premier italiana Giorgia Meloni e il Presidente USA Donald Trump a Washington è stato l’evento catalizzatore della giornata. Al centro, la spinosa questione dei dazi americani che minacciano l’export europeo. Meloni, pur muovendosi in un’ottica europea, ha cercato un canale bilaterale privilegiato con un’amministrazione Trump che favorisca accordi diretti, evidenziando le crepe nell’unità occidentale e la ricerca di autonomia strategica da parte dell’UE, come sottolineato anche dalla Presidente della Commissione Von der Leyen (“L’Occidente come lo conoscevamo non esiste più”).
Geoeconomia: Guerra Fredda Commerciale USA-Cina
La tensione tra Washington e Pechino ha toccato nuovi picchi con l’annuncio di dazi USA fino al 245% su alcune merci cinesi e un piano USTR per colpire le navi cinesi con tasse portuali. La Cina ha ribadito di “non temere” la guerra commerciale, pur auspicando il dialogo. Questo scontro si riverbera globalmente, influenzando le strategie di alleati come l’Italia e ridisegnando le catene del valore. Intanto, Russia e Cina intensificano i traffici petroliferi artici, aggirando potenziali sanzioni tramite trasbordi in mare (STS). Un accordo USA-Ucraina sui minerali in cambio di aiuti appare imminente.
Geopolitica e Strategia Marittima: Il Mar Rosso rimane un’area calda: gli USA hanno sanzionato una banca yemenita per supporto agli Houthi e colpito un loro porto dove erano conservate riserve di carburante. La Marina Militare Italiana ha concluso l’esercitazione “Mare Aperto 2025”, dimostrando ottime capacità operative nell’area del Mediterraneo e soprattutto un importante coinvolgimento di diverse agenzie in chiave interforze e inter-agenzia. Gli USA mirano a contrastare il dominio marittimo cinese con nuove misure economiche.
Difesa: Si rafforza l’asse Roma-Nuova Delhi, con una collaborazione crescente anche nel settore della Difesa (menzionate suite EW per elicotteri indiani). La Polonia potenzia le sue capacità missilistiche con una joint venture sudcoreana (Hanwha). Israele consolida la sua presenza militare nelle “zone di sicurezza” a Gaza, Libano e Siria e approva piani per dividere la Cisgiordania, mentre report indicano che Trump avrebbe fermato un attacco israeliano all’Iran. L’Italia segna un traguardo operativo in Kuwait (11.000 ore volo KC-767A).
Teatri Operativi:
• Mediterraneo Allargato: Epicentro di crisi multiple. Oltre alla tensione israelo-palestinese e iraniana, persiste la crisi umanitaria in Sudan (2° anniversario guerra civile) e le pressioni migratorie (sgomberi a Sfax, tensioni in Niger). Diplomazia attiva sul Sahara Occidentale (supporto Croazia/Ungheria al piano marocchino).
• Heartland Euro-asiatico: La frattura USA-UE si allarga. La Germania vara un nuovo governo CDU-SPD. La Russia compie una mossa diplomatica rimuovendo i Talebani dalla lista delle organizzazioni terroriste. L’UE dibatte sulla partecipazione alla parata russa del 9 maggio e cerca una difficile autonomia strategica e di difesa.
• Indo-Pacifico: Dominato dalla rivalità USA-Cina e dal rafforzamento di partenariati alternativi, come quello tra Italia e India, cruciale anche per il progetto IMEC.
• Boreale-Artico: Crescente rilevanza strategica ed economica (rotta petrolifera Russia-Cina).
• Australe-Antartico: Si sono verificate tensioni tra Rep. Dominicana e Haiti. Il Mozambico vive un momento di crisi con una stabilità valutata come precaria.
Conclusioni: Il 17 aprile 2025 ha confermato un quadro globale frammentato: un’America a guida Trump assertiva e tendente all’unilateralismo economico, una Cina sfidante, un’Europa in cerca di una nuova collocazione tra tensioni interne ed esterne, e teatri regionali (Vicino Oriente, Africa) incandescenti. In questo scenario fluido, alleanze bilaterali come quella tra Italia e India assumono un peso strategico crescente, rappresentando tentativi di diversificazione e stabilizzazione in un’era di incertezza.