19-04-25 Dal mondo
19 Aprile 2025 2025-04-19 8:0519-04-25 Dal mondo
Mar Rosso – Medio Oriente
–🇬🇧Why Iran Doesn’t Need the Bomb
–🇬🇧US Steps Up Houthi Campaign With Deadly Strikes on Red Sea Oil Port
Geopolitica
—Meloni riceve Vance. Ecco la nuova narrazione dell’Occidente
—Rubio: quella in Ucraina non è la nostra guerra
—‘Trump vuole fare affari con Putin’: il retroscena di Seymour Hersh
—Vertice NATO: tra rassicurazioni e dubbi
–🇬🇧Is a Russia-Ukraine Cease-Fire Deal Slipping Away From Trump?
–🇬🇧Russia’s Indo-Pacific Pivot: Patchy, Persistent, and Problematic
–🇬🇧Territorial Disputes no Longer Threaten Peace and Stability in Central Asia
Geoeconomia
—Un vertice storico a Samarcanda
—La Bce taglia i tassi e ‘arma’ l’Europa per la guerra commerciale
—La cooperazione tra Stati Uniti e Italia si rafforza anche nel settore cantieristico
—Debito statunitense: il pericolo del Trump premium
—Aponte, il re dei mari di Msc, si prende anche Panama e altri 43 porti
–🇬🇧USTR Targets China’s Maritime Dominance With New Fee Structure and U.S.-Build Incentives
–🇬🇧How Is Bird Flu Impacting Agriculture and Food Security in the United States?
Difesa
—Duplicazione e dipendenza: vulnerabilità dell’industria militare dell’UE
—Come arriveremo al 2% del Pil nella Difesa. I dubbi di Nones
—Italia e India, nuove intese per la Difesa
—Carrier Strike Group britannico pronto a salpare. Tappa a Napoli?
–🇬🇧The Department of Defense’s Breakthrough Nuclear Moment Risks Slipping Away
–🇬🇧Pentagon Calls for New Class of Large Autonomous Undersea Vessels
Sintesi Geopolitica e Geoeconomica Globale
Evento clou della giornata. Il 18 aprile 2025 si configura come una giornata ad alta tensione, dominata dall’escalation senza precedenti della guerra commerciale USA-Cina, che minaccia di paralizzare arterie vitali del commercio globale. L’amministrazione Trump alza la posta con dazi fino al 125%, l’imposizione di tasse sui cargo cinesi nei porti USA e tariffe punitive sulle gru portuali cinesi. Pechino risponde bloccando gli acquisti di GNL americano, segnalando una determinazione a resistere e a esercitare pressioni dirette su Washington. Questa spirale negativa proietta ombre sulla stabilità economica globale, spingendo la BCE a tagliare i tassi per “armare” l’Europa contro i rischi recessivi indotti.
Geopolitica e Strategia Marittima. Il confronto USA-Cina si gioca pesantemente sui mari. Oltre alle tariffe e ai prelievi portuali, gli USA intensificano le operazioni militari nel Mar Rosso con un pesante attacco al terminal petrolifero Houthi di Ras Isa in Yemen (decine di vittime), aumentando i rischi di un conflitto allargato. Parallelamente, l’acquisizione strategica dei terminal di Panama e altri 43 scali da parte di MSC (Aponte) ridisegna gli equilibri logistici globali.
Geoeconomia. La guerra commerciale è l’evento cardine. A questo si aggiunge la firma di un memorandum strategico USA-Ucraina sulle terre rare, un passo cruciale per Kiev nel garantirsi supporto e accesso a risorse vitali in cambio di aiuti passati e futuri. L’Italia lancia un piano per l’export extra-UE, cercando sbocchi alternativi in un contesto globale incerto.
Difesa. Le tensioni globali evidenziano le vulnerabilità dell’industria militare UE (duplicazione, dipendenze). Si rafforza invece l’asse USA-Italia, anche nella cantieristica navale, suggellato dall’incontro Trump-Meloni. Gli USA guardano anche all’Artico, negoziando con la Finlandia per nuovi rompighiaccio.
Mediterraneo Allargato. La regione è instabile. Oltre agli attacchi USA in Yemen, si registra la penetrazione iraniana in Nord Africa tramite il Fronte Polisario e persistenti tensioni sul Monte del Tempio a Gerusalemme. La Spagna ribadisce la sua posizione sul Sahara Occidentale a favore del Marocco.
Heartland Euro-Asiatico. I colloqui di pace USA-Russia sull’Ucraina vacillano, con il Segretario di Stato Rubio che minaccia un ritiro americano dai negoziati se non ci saranno progressi rapidi. La Russia compie una mossa diplomatica significativa rimuovendo i Talebani dalla lista delle organizzazioni terroristiche, legittimandoli come interlocutori.
Teatro Operativo Boreale-Artico. Gli USA mostrano crescente interesse strategico con piani per nuovi rompighiaccio e l’istituzione di una nuova area di pianificazione per il leasing petrolifero nell’Alto Artico.
Teatro Operativo Australe-Antartico: Nessun evento significativo riportato per questa data.
Indopacifico. La regione risente direttamente delle tensioni USA-Cina. La Russia prosegue il suo “pivot a Est”, cercando di consolidare la sua influenza.
Conclusioni. Il 18 aprile 2025 è segnato da un pericoloso intreccio tra scontro geoeconomico (USA-Cina) e instabilità geopolitica. Mentre la diplomazia arranca (Ucraina), le azioni militari si intensificano (Yemen) e le alleanze si ridefiniscono (USA-Italia, Russia-Talebani). L’Europa cerca di navigare queste acque turbolente, consapevole delle proprie fragilità difensive e della necessità di maggiore autonomia strategica. Il rischio di un’ulteriore escalation su più fronti rimane palpabile.