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22-04-25 Dal mondo

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22-04-25 Dal mondo

La Siria di Ahmad Al-Sharaa tra settarismi, fragilità  interna e disordine internazionale 

–🇬🇧No Joke: US considering nuclear power for Saudi in grand bargain

I piccoli grandi gesti di Jorge Mario Bergoglio

Addio a Francesco. Tutte le reazioni internazionali

È morto papa Francesco, primo pontefice del Sud Globale

Papa Francesco e la visione di un’economia al servizio dell’uomo

USA, gli onori di Trump a Francesco: bandiere a mezz’asta per la morte del Papa

I servizi segreti russi agli USA: l’Europa è pericolosa

La Russia rafforza le sue posizioni in una Libia sempre più instabile

L’Armenia è in trappola?

India. USA: Vance in visita

L’Artico diventa una nuova Siria? Come la corsa al Nord coinvolgerà anche l’Italia

–🇬🇧Pope Francis’ legacy of inter-faith diplomacy

–🇬🇧Manifrost destiny? Trump losing sight of real opportunity in Arctic

L’allarme del G7 sulla sicurezza marittima

Balikatan 2025. Washington e Manila simulano la guerra nel Pacifico

Non esistono strategie di breve periodo. La lezione di Freedman letta da Del Monte

–🇬🇧Parting Ways: A NATO Naval Strategy without America

–🇬🇧Major US-Philippine military drills kick off amid tensions with China

–🇬🇧Philippines, US Launch Joint Combat Drills in ‘Full Battle Test’

–🇬🇧Three Impressive Submarines Power Russia’s Undersea Fleet

–🇬🇧Japan could licence produce Mk70 containerized missile launcher

–🇬🇧Spectrum Supremacy: Reclaiming America’s Edge in a Contested Domain

Evento clou della giornata. Il 21 aprile 2025 è dominato da un evento di portata storica: la morte di Papa Francesco. La scomparsa del Pontefice, figura centrale per la sua enfasi sulla giustizia sociale, la critica all’economia dello scarto e l’instancabile diplomazia per la pace e il dialogo interreligioso, segna la fine di un’era per la Chiesa Cattolica e riverbera a livello globale. Tributi giungono da ogni angolo del pianeta, con gli USA di Trump che onorano il Papa “venuto dalla fine del mondo” decretando bandiere a mezz’asta. La sua eredità politica e spirituale, incentrata sulla pace e contro il riarmo, lascia un vuoto significativo in un panorama internazionale già frammentato.
Geopolitica e Strategia Marittima. La sicurezza marittima torna prepotentemente al centro dell’agenda con una dichiarazione del G7 a guida canadese, segnalando preoccupazione per il buon ordine dei mari a livello globale.
Geoeconomia. La guerra commerciale USA-Cina continua a ridisegnare i flussi globali. Pechino interrompe le importazioni di GNL statunitense, mentre le sue Big Tech si riorganizzano per spingere sul mercato interno di fronte ai dazi. COSCO lancia l’allarme: i nuovi dazi USA rischiano di destabilizzare il commercio marittimo globale, con un aumento delle “blank sailings” (navi vuote) nel Transpacifico. Sul fronte diplomatico, il Vicepresidente USA Vance è in India per rafforzare i legami commerciali, strategici in chiave anti-cinese. L’Etiopia emerge come potenziale hub tecnologico cinese in Africa.
Difesa. Il Regno Unito fa un balzo tecnologico testando con successo un’arma a energia diretta (Thales) contro i droni, ma al contempo affronta tagli, dismettendo i caccia Typhoon Tranche 1 e vendendo navi da sbarco LPD al Brasile. Gli USA valutano l’importanza strategica dello spettro elettromagnetico (“Spectrum Supremacy”) e, secondo indiscrezioni, starebbero considerando di fornire tecnologia nucleare civile all’Arabia Saudita.
Mediterraneo Allargato. L’instabilità persiste. La Russia rafforza la sua presenza in una Libia sempre più frammentata. Nel Sahel, il Burkina Faso vive l’incubo di un nuovo golpe con l’arresto di ufficiali. In Israele, la tensione interna sale con le accuse del capo dello Shin Bet a Netanyahu, minando lo stato di diritto. La Siria è scossa da rinnovate violenze settarie.
Heartland Euro-asiatico. L’Armenia si sente in trappola, stretta tra Azerbaigian/Turchia e il distanziamento dalla Russia. Emergono report su presunti sondaggi dei servizi russi verso l’amministrazione Trump per un fronte comune anti-europeo. La guerra in Ucraina resta sfondo di una ridefinizione della sovranità energetica europea guidata da USA e Russia.
Teatro Boreale-Artico. Il riscaldamento globale trasforma l’Artico in un’arena di alta tensione geopolitica, con una corsa alle risorse e alle rotte che coinvolge le grandi potenze e attira l’attenzione anche dell’Italia.
Teatro Australe-Antartico. Nessuna notizia rilevante specifica per la giornata del 21 aprile.
Indo-Pacifico. Nell’Indopacifico, le tensioni con la Cina si manifestano con l’avvio delle imponenti esercitazioni militari congiunte “Balikatan” tra USA e Filippine, definite una “prova di battaglia completa” e coinvolgenti anche Australia e Giappone, con osservatori da 19 nazioni.
Conclusioni. Il 21 aprile 2025 si chiude sotto il segno del lutto per la scomparsa di Papa Francesco, un evento che apre una fase di incertezza per la Santa Sede e la sua influenza globale. Contemporaneamente, le tensioni preesistenti si acuiscono: la rivalità USA-Cina domina l’Indopacifico e l’economia globale, la Russia proietta la sua influenza in Africa e Medio Oriente, l’instabilità affligge il Sahel e il Levante, mentre l’Artico si conferma frontiera strategica calda. Il mondo appare in bilico, tra la ricerca di nuovi equilibri e il rischio concreto di frammentazione e conflitto.


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